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CF: pubblicità per tabacco vietata nei media e sui cartelloni

(Keystone-ATS) La pubblicità per i prodotti a base di tabacco dev’essere bandita dalla carta stampata, dai media elettronici e dai cartelloni pubblicitari di ogni sorta. È quanto prevede il progetto di legge sui prodotti del tabacco posto oggi in consultazione dal Consiglio federale.

I base alle nuove disposizioni le sigarette elettroniche con nicotina saranno trattate alla stregua dei prodotti del tabacco. La vendita sarà quindi autorizzata, ma le e-sigarette saranno soggette alle stesse restrizioni in materia di pubblicità e di vendita ai minori.

Secondo le conoscenze attuali le sigarette elettroniche sono nettamente meno nocive per la salute e possono costituire un’alternativa per i fumatori, precisa un comunicato del Dipartimento federale dell’interno. Tutte le sigarette elettroniche, con o senza nicotina, però saranno bandite dai locali in cui già oggi è vietato fumare.

Con le nuove disposizioni il governo intende rafforzare la protezione dei giovani. Anche se la pubblicità per il tabacco non si rivolge direttamente ai minori, esercita comunque una grande influenza e può incitarli a iniziare a fumare, afferma il governo.

La pubblicità sarà quindi vietata sui manifesti, nelle sale cinematografiche, sui giornali e nei media elettronici. Secondo la nuova normativa, non sarà più ammessa nemmeno la promozione dei prodotti del tabacco mediante regali ai consumatori o premi in occasione di concorsi. I fabbricanti di tabacco inoltre non potranno più sponsorizzare eventi internazionali.

Sarà ancora possibile pubblicizzare i prodotti su oggetti che hanno un rapporto diretto con il tabacco oppure nei punti di vendita di tali prodotti, nonché inviare personalmente pubblicità ai consumatori adulti così come sponsorizzare festival e open air d’importanza nazionale.

Le nuove disposizioni sono più blande rispetto alle legislazioni vigenti nella maggior parte dei Paesi europei, sottolinea il Consiglio federale precisando di aver cercato un compromesso fra la protezione della salute e la libertà economica. A suo avviso le limitazioni proposte sono sopportabili per l’economia.

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