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CF: “vignetta” autostradale, in futuro sarà elettronica

Non aumenterà di prezzo ma diventerà elettronica: questo il destino della "vignetta" autostradale. KEYSTONE/WALTER BIERI sda-ats

(Keystone-ATS) Sostituire l’attuale “vignetta” autostradale adesiva, introdotta nel 1985, con un contrassegno elettronico comporterà l’installazione di videocamere lungo le autostradale previa registrazione della targa di controllo o del veicolo.

Il sistema dovrebbe entrare in vigore nel 2023.

È quanto prevede il progetto di legge adottato oggi dal Consiglio federale e inviato in consultazione fino al 13 ottobre. Il prezzo rimarrà invariato a 40 franchi.

Diversi Paesi hanno già adottato la “vignetta” elettronica o intendono farlo prossimamente. L’Ungheria ha fatto il passo già nel 2008 e l’Austria pensa di imitare i magiari a fine anno. I lavori in Germania proseguono spediti.

Nel suo progetto di revisione della legge sul contrassegno autostradale, il Governo rinuncia all’introduzione di una “vignetta” di breve durata poiché in questo caso sarebbe necessario aumentarne il prezzo (da 40 a 56 franchi) per mantenere l’attuale livello di entrate (325 milioni di franchi l’anno).

Nel 2013, ricorda una nota odierna dell’Amministrazione federale delle dogane, “l’elettorato ha bocciato la proposta di portare il contrassegno annuo a 100 franchi”.

Il vantaggio di un contrassegno elettronico, secondo l’esecutivo, è che vengono sgravati i corpi di polizia cantonali dai controlli poiché ci penseranno videocamere installate lungo le autostrade a scoraggiare eventuali “furbi”.

Inoltre, non è necessario gestire punti di vendita – costosi – alle frontiere e all’interno del Paese. Vengono meno anche altri problemi (difetti di produzione, furto del contrassegno e falsificazione).

Il progetto lascia volutamente aperta la questione di chi si occuperà della riscossione della tassa. In primo piano vi è la possibilità, precisa la nota, di delegare il più possibile compiti a terzi o ai Cantoni.

Per non limitare inutilmente la cerchia dei possibili fornitori, il progetto di legge è neutrale anche per quanto concerne la tecnologia da impiegare. Indipendentemente dalla soluzione scelta, viene attribuita grande importanza alla protezione dei dati.

Al momento, il sistema di controllo video sembra essere quello più semplice da introdurre. I costi sono stimati in 50-75 milioni per una cinquantina di punti di controllo.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

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