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CF: deroghe a registrazione durata lavoro

(Keystone-ATS) In determinate circostanze bisogna poter concedere deroghe alla registrazione della durata del lavoro. È l’opinione del Consiglio federale che oggi ha adeguato un’ordinanza concernente la legge sul lavoro (OLL 1). Le norme entreranno in vigore il primo gennaio 2016.

“Il nuovo funzionamento dovrebbe garantire la certezza del diritto, alleggerire l’onere delle imprese e rafforzare l’attuazione nell’interesse di lavoratori e datori di lavoro”, ha affermato il consigliere federale Johann Schneider-Ammann in una conferenza stampa a Berna. “Non è una modifica facilissima da capire, ma porta grandi vantaggi”, ha aggiunto.

L’ordinanza prevede due varianti, la prima disciplinata da un contratto collettivo di lavoro (CCL) e la seconda no. Nel caso di un CCL, con il consenso scritto del datore di lavoro sarà possibile rinunciare alla registrazione della durata del lavoro. Questa disposizione si applica esclusivamente alle persone con un reddito annuo lordo superiore a 120’000 franchi (bonus compresi) che dispongono di un’ampia autonomia nell’organizzazione delle mansioni.

Per i lavoratori sostanzialmente liberi di stabilire i propri orari, è previsto il ricorso ad un tipo di registrazione estremamente semplificato, in cui si documenta solo la durata complessiva della giornata lavorativa. Solo in caso di lavoro notturno e domenicale occorre registrare anche l’inizio e la fine di ogni fase di lavoro. Per queste disposizioni non serve un CCL, ma è sufficiente un accordo tra il datore di lavoro e i rappresentanti dei lavoratori.

“La nuova regolamentazione nasce, dopo anni di discussioni, da un compromesso tra le parti sociali, e gode di un ampio consenso politico”, ha spiegato Schneider-Ammann. Negli ultimi decenni il mondo del lavoro è profondamente cambiato. Oggi gran parte delle attività si caratterizza da un’elevata flessibilità, con il risultato che una registrazione estremamente dettagliata, così come prevista oggi, non corrisponde più alla prassi reale.

La modifica approvata oggi rimedia a questa situazione, introducendo due forme di registrazione che disciplinano la realtà attuale all’interno di un quadro normativo.

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