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CF: disoccupati anziani, serve prestazione transitoria

Il consigliere federale Alain Berset durante la conferenza stampa odierna. KEYSTONE/PETER SCHNEIDER sda-ats

(Keystone-ATS) Le persone che non hanno più diritto all’indennità dell’assicurazione contro la disoccupazione dopo i 60 anni devono, a determinate condizioni, ricevere una prestazione transitoria fino al raggiungimento dell’età di pensionamento.

Il governo ha adottato oggi il relativo messaggio da trasmettere al Parlamento. Il disegno della nuova legge federale, il cui pacchetto di misure era stato presentato a maggio, nelle intenzioni va a colmare una lacuna nella sicurezza sociale. I dettagli della proposta dell’esecutivo, accolta in modo prevalentemente positivo durante la consultazione terminata circa un mese fa, sono stati illustrati a Berna in conferenza stampa dal consigliere federale Alain Berset.

La novità è pensata per le persone che perdono il proprio impiego poco prima della pensione. Notoriamente si tratta di una categoria che fatica a rientrare nel mercato del lavoro rispetto ai più giovani. “L’obiettivo primario rimane comunque il reinserimento professionale”, ha insistito Berset.

4400 aventi diritto

Secondo le stime, gli aventi diritto a una prestazione transitoria saranno circa 4400 all’anno, meno degli oltre 5000 di cui si era inizialmente parlato negli scorsi mesi. “Non sono in tantissimi a essere interessati, ma quando ci si ritrova in questa situazione è un dramma”, ha sottolineato il responsabile del Dipartimento federale dell’interno (DFI).

Stando a Berset, le condizioni per poter beneficiare di questo sostegno temporaneo sono “piuttosto severe, anche perché è studiato per un gruppo di persone circoscritto e mirato”. Innanzitutto, bisogna aver subito un licenziamento dopo il 58esimo compleanno e aver presentato un periodo di contribuzione all’assicurazione contro la disoccupazione di almeno 22 mesi.

Inoltre, fra i requisiti vi è quello di essere stati assicurati all’AVS per almeno 20 anni “nel corso dei quali si deve aver conseguito un reddito da attività lucrativa pari ad almeno 21’330 franchi all’anno”, ha detto il ministro friburghese. La prestazione sarà accordata a chi dispone di una sostanza modesta: meno di 100’000 franchi per le persone sole e meno di 200’000 per le coppie sposate.

Stima dei costi

I costi previsti ammontano a 30 milioni di franchi per il 2021, dopodiché cresceranno progressivamente, fino ad arrivare a circa 230 milioni nel 2030. In compenso, prestazioni complementari (PC) e aiuto sociale potranno risparmiare diverse decine di milioni.

La somma versata non potrà superare il triplo dell’importo destinato alla copertura del fabbisogno generale vitale per le PC. Concretizzato in numeri, ciò significa che al massimo sarà di 58’350 franchi per le persone sole e di 87’525 per le coppie sposate. Secondo il capo del DFI, è necessario fissare questo limite per far sì che i beneficiari “continuino ad avere un incentivo per trovare lavoro”.

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