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CF: energie rinnovabili, ritardi dovuti a lungaggini burocratiche

(Keystone-ATS) L’elevato numero di prescrizioni legali, le complesse procedure legate alle autorizzazioni e la mancanza di pianificazione da parte delle autorità provocano ritardi nella costruzione di centrali per la produzione di energia rinnovabile. È quanto emerge da un rapporto sul tema approvato oggi dal Consiglio federale in risposta a due atti parlamentari.

Il rapporto “Ritardi nei progetti di produzione energetica da fonti rinnovabili” fornisce un quadro sulla situazione dei progetti di centrali attualmente bloccati. Il documento evidenzia come l’elevato numero di prescrizioni legali generi ritardi. In particolare, i progetti di biomassa devono confrontarsi con incongruenze fra normative in materia di protezione dell’ambiente, energia, tutela della salute e agricoltura. Spesso esiste anche una mancanza di precisione delle norme cantonali e federali.

Molto tempo viene anche perso a causa delle procedure di autorizzazione, problema che si pone soprattutto per gli impianti eolici, si legge in una nota del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni. In corso di procedura, ad esempio, non si possono adattare i contenuti di un progetto, con il rischio che – a causa della durata delle formalità – la tecnologia prevista risulti obsoleta.

Il rapporto conclude sottolineando la necessità di sviluppare norme uniformi e più semplici, di far fronte alla carenza di personale presso le autorità competenti, di migliorare la qualità della documentazione inoltrata dagli stessi progettisti e di ridurre il numero di ricorsi. Per quest’ultimo punto, esiste un pacchetto di misure incluso nella Strategia energetica 2050.

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