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CF: Iniziativa ghiacciai, serve controprogetto

Il Consiglio federale vuole un controprogetto diretto per l'Iniziativa per i ghiacciai. KEYSTONE/ANTHONY ANEX sda-ats

(Keystone-ATS) Nonostante la sospensione dei termini di raccolta firme dovuta al coronavirus, il Consiglio federale continua i lavori necessari per far proseguire la democrazia diretta.

Oggi, riguardo all’iniziativa popolare “Per un clima sano (Iniziativa per i ghiacciai)”, ha incaricato il DATEC di elaborare un controprogetto diretto.

Questo controprogetto, viene indicato in una nota, persegue lo stesso obiettivo dell’iniziativa popolare: entro il 2050 il saldo netto delle emissioni di gas serra dev’essere pari a zero.

Secondo il Consiglio federale, alcuni punti dell’Iniziativa per i ghiacciai sono tuttavia troppo incisivi. Pertanto, intende opporvi un controprogetto diretto senza divieto esplicito per i vettori energetici fossili, contrariamente a quanto richiesto. In tal modo, il governo vuole garantire un più ampio margine di manovra al Parlamento e ai Cantoni per l’attuazione dell’obiettivo del saldo netto pari a zero.

Nel nuovo articolo costituzionale, il Consiglio federale intende inoltre sancire che la sicurezza nazionale non venga compromessa. Per gli interventi di protezione e di salvataggio da parte dell’esercito, della polizia e di altri servizi si dovrà, in caso di necessità, poter disporre di carburanti fossili.

Il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) ha tempo fino alla fine dell’estate per presentare un progetto da mettere in consultazione.

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