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CF: intensificare lotta al lavoro nero

(Keystone-ATS) La Legge contro il lavoro nero (LLN) va migliorata e resa più efficace. È quanto ritiene il Consiglio federale che ha inviato in consultazione fino al 1° d’agosto una modifica della legislazione vigente.

La legge attuale in vigore dal 2008, afferma il governo nel rapporto esplicativo, “si è dimostrata valida, pertanto non occorre modificarne radicalmente l’orientamento”. “Il fenomeno del lavoro nero non va comunque sottovalutato – ha spiegato il consigliere federale Johann Schneider-Ammann in conferenza stampa – visto che rappresenta il 6,9% del PIL, pari a 45 miliardi di franchi”.

Non ci saranno in particolare obblighi supplementari per i datori di lavoro. “La riforma verrà eseguita senza burocrazia supplementare”, ha assicurato Schneider-Ammann. La modifica della LLN non avrà neppure ripercussioni per le finanze della Confederazione.

I Cantoni potrebbero invece dover sostenere spese più elevate per finanziare i controlli, dato che il contributo di Berna diminuirà di circa 300’000 franchi. In contropartita, la Confederazione rinuncerà alla sua parte d’introiti generati da tasse e sanzioni (attualmente ripartiti a metà).

In questo modo, i Cantoni che applicano la legge in modo più rigoroso saranno favoriti. Gli altri saranno invece incentivati “a trasferire i costi alle imprese inadempienti”. In base ai dati del 2013, il Ticino riceverebbe 40mila franchi in meno, i Grigioni 2700.

La revisione della LLN prevede anche una intensificazione della collaborazione tra varie istanze. Oggi la trasmissione di informazioni a diverse autorità (in particolare tra gli organi di controllo e gli ispettorati del lavoro, le autorità di assistenza sociale e le autorità fiscali) non è infatti prevista dalla legge.

Sarà inoltre meglio sfruttato l’obbligo di annuncio (in materia di AVS e imposte alla fonte) dei nuovi impiegati imposto ai datori di lavoro. Il potenziale preventivo di queste disposizioni per la lotta contro il lavoro nero non è infatti oggi pienamente sfruttato. Questi obblighi dovranno quindi essere applicati in modo più rigoroso e la loro inosservanza punita, ha affermato Schneider-Ammann.

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