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CF: non ci vuole un mediatore in materia di etica militare

Questo contenuto è stato pubblicato il 01 settembre 2010 - 11:09
(Keystone-ATS)

BERNA - L'esercito non è confrontato a grossi problemi in materia di rispetto dei diritti fondamentali. Di conseguenza, il Consiglio federale non ritiene necessario istituire un servizio di mediazione.
L'idea era stata lanciata dall'ex consigliere nazionale Hans Widmer (PS/LU). Rispondendo a un postulato dell'esponente socialista, nel rapporto sull'etica militare adottato oggi il Consiglio federale ritiene che non sussiste la necessità provata per un posto di mediatore indipendente.
Il governo ricorda che i militari e il personale civile del Dipartimento federale della difesa (DDPS) già possono rivolgersi a servizi esistenti con compiti analoghi quali, per esempio l'Assistenza spirituale dell'esercito, il Servizio psicopedagogico o l'Organo di mediazione per i collaboratori del DDPS.
Per il resto, il Consiglio federale afferma che i principi richiesti in materia di rispetto dei diritti umani e fondamentali sono già contemplati in leggi e direttive. Essi sono insegnati ai militari. Tuttavia, l'esecutivo riconosce che ciò potrebbe avvenire in maniera ancor più sistematica e globale. In occasione delle prossime revisioni, i piani didattici dovranno essere armonizzati in tal senso.

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