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CF: preventivo 2021, 1 miliardo di deficit

Ueli Maurer KEYSTONE/ANTHONY ANEX sda-ats

(Keystone-ATS) L’anno prossimo i conti della Confederazione dovrebbero chiudersi con un deficit di 1 miliardo di franchi. È quanto prevede la prima bozza del preventivo 2021 adottata oggi dal Consiglio federale.

Senza il virus, i conti del 2021 avrebbero registrato un’eccedenza di 2,2 miliardi di franchi. Il Consiglio federale dovrebbe presentare un budget definitivo a settembre. “A quel momento, il deficit potrebbe essere già di 2 miliardi”, ha avvertito il ministro delle finanze Ueli Maurer in una conferenza stampa.

Tale cifra resta comunque nei limiti fissati dal meccanismo del freno all’indebitamento, che autorizza un disavanzo di 3,3 miliardi. I risultati saranno “in rosso”, ma non sarà necessario alcun piano di risparmio. Questo dovrebbe valere anche per gli anni che restano fino al termine della legislatura, ha precisato Maurer.

Per quest’anno sono invece attese perdite a livello di entrate fiscali superiori a 5 miliardi. Soprattutto la sospensione temporanea degli interessi di mora fa sì che una parte degli introiti esigibili nel 2020 slitteranno agli anni successivi.

Di conseguenza circa 3 miliardi di entrate provenienti dall’imposta federale diretta e da quella sul valore aggiunto verranno percepiti più tardi del previsto. Nel 2021 i proventi dovrebbero quindi rimanere pressoché stabili al livello del preventivo 2020 malgrado la crisi legata al Covid-19. Le entrate totale previste per l’anno prossimo ammontano a 75.8 miliardi.

Il prossimo anno le uscite dovrebbero crescere del 2,0% (a 76.6 miliardi di franchi), proprio a causa della pandemia. A tal proposito, nel 2021 si prevede di spendere 1,6 miliardi in particolare per il pagamento delle fideiussioni, per l’aiuto allo sport e per il finanziamento dei test sul coronavirus. A queste uscite dovrebbero aggiungersene altre destinate, ad esempio, al settore dei trasporti pubblici.

Per quanto riguarda il debito accumulato durante la pandemia, il Consiglio federale parte dal presupposto che questo potrà essere ridotto senza dover aumentare le imposte. Nei prossimi mesi l’esecutivo valuterà in modo più preciso in che misura le finanze federali saranno state effettivamente gravate dalla pandemia e in quale direzione l’economia.

Una decisione concreta riguardo alla modalità di riduzione del debito straordinario dovuto al coronavirus sarà presa a fine anno. “Grazie alla situazione di bilancio tuttora solida e stabile, anche nel confronto internazionale, e alla politica della spesa pubblica rigorosa”, l’esecutivo è convinto che tale debito potrà essere estinto sul medio termine.

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