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CF: programma legislatura; previsti deficit strutturali per 2017-19

(Keystone-ATS) Prosperità, coesione e sicurezza. Sono queste le priorità contenute nel messaggio sul programma di legislatura 2015-2019 adottato oggi dal Consiglio federale.

Oltre agli obiettivi e alle misure di natura prettamente politica, il documento presenta anche una panoramica sulla politica finanziaria 2017-2019. Nonostante il piano di stabilizzazione, il governo prevede deficit strutturali in crescita.

Il programma di legislatura, che è una sorta di agenda del Consiglio federale, contempla 16 obiettivi. Tra questi figurano finanze sane per garantire anche negli anni a venire prestazioni efficaci da parte dello Stato. Il Piano finanziario 2017-2019 prevede un deficit di circa 500 milioni di franchi per il 2017. Per il 2019 il disavanzo dovrebbe lievitare a quasi 1 miliardo.

Dal 2010 le eccedenze di bilancio sono in calo. Il peggioramento, secondo il governo, è la conseguenza del rallentamento della crescita dal 2011 e dal calo del rincaro dal 2012. A ciò si è aggiunto l’apprezzamento del franco in seguito dell’abolizione del tasso di cambio minimo con l’euro deciso dalla Banca nazionale il 15 gennaio 2015. Con questa evoluzione le stime delle entrate sono state riviste sensibilmente al ribasso.

Nel quadro del Preventivo 2016, il Consiglio federale ha deciso di adottare le prime misure di risparmio ed elaborato il programma di stabilizzazione 2017-2019. Economie per complessivi 2 miliardi sono già state prese in considerazione nel piano finanziario di legislatura, che presenta comunque deficit strutturali in crescita.

Oltre alle maggiori uscite dal Fondo previsto per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato e ai mancati introiti provocati dalla Riforma III dell’imposizione delle imprese, questi disavanzi sono riconducibili a oneri supplementari imputabili alle decisioni del Consiglio degli Stati in merito alla riforma per la previdenza per la vecchiaia 2020 e al numero crescente di domande d’asilo (ne erano state previste 30’000 annuali, ma già nel 2015 siamo quasi a quota 40 mila).

Il rispetto del freno all’indebitamento è tassativo solo nella stesura del preventivo 2017. Per gli anni 2018 e 2019 le direttive possono però essere rispettate soltanto se nei grandi progetti di politica della spesa pubblica il Parlamento non si scosterà dai decreti del Consiglio federale. Altrimenti saranno necessarie ulteriori misure di risparmio, indica l’esecutivo.

Per evitare questi provvedimenti è indispensabile, secondo il governo, che la riforma della previdenza per la vecchiaia, il progetto concernente la creazione di un fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato e la Riforma III dell’imposizione delle imprese non pesino sul bilancio più di quanto proposto dal Consiglio federale nei suoi messaggi.

Dopo il 2019, le proiezioni di bilancio a medio termine presentano nuovamente un margine di manovra politico-finanziario. Il governo intende sfruttare questo margine per innalzare il limite di spesa per l’esercito a 5 miliardi (dal 2020) e finanziare la riforma dell’imposizione dei coniugi (dal 2022).

“Qualunque sia il risultato del 28 febbraio sull’iniziativa del “Per il matrimonio e la famiglia – No agli svantaggi per le coppie sposate, il governo deve eliminare la discriminazione fiscale dei coniugi in base a una sentenza del Tribunale federale”, ha dichiarato ai giornalisti il nuovo ministro delle finanze Ueli Maurer.

“Tutte queste proiezioni a medio termine non sono però esenti da rischi, ragion per cui le prospettive finanziarie potrebbero peggiorare rapidamente, come è successo negli anni passati”, ha aggiunto. A tale scopo, il governo ha incaricato il Dipartimento federale delle finanze di sottoporgli entro la primavera una proposta sul modo di procedere.

Dal canto suo, il presidente della Confederazione Johann Schneider-Ammann ha espresso un auspicio personale: “se nel 2019 la Svizzera avesse lo stesso tasso di disoccupazione di oggi, sarebbe un bel successo”. A suo avviso, la coesione di un Paese dipende anche dallo stato equilibrato delle sue finanze.

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