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CF: quadri amministrazione, italofoni ancora sottorappresentati

(Keystone-ATS) Gli italofoni continuano ad essere sottorappresentati in seno all’Amministrazione federale, e in particolare nelle classi di stipendio più elevate. È quanto emerge dal primo rapporto sulla promozione del plurilinguismo redatto dalla delegata federale Nicoletta Mariolini e relativo al periodo 2008-2014.

I dati relativi alla lingua madre dei collaboratori indicano che gli sforzi sono stati globalmente paganti, rileva in una nota la delegata. È infatti aumentata la quota della rappresentanza francofona (21,6%), quella italofona si colloca appena sopra la soglia minima fissata dalla relativa ordinanza (6,8%), mentre resta chiaramente deficitaria la situazione dei romanci (0,3%).

I problemi emergono nell’esame particolareggiato. Ad eccezione della Cancelleria federale e del Dipartimento federale delle finanze (DFF), le comunità italofone e romance sono infatti sensibilmente sottorappresentate, si legge nel documento. Gli squilibri maggiori in termini di rappresentanze linguistiche emergono nel Dipartimento federale della difesa (DDPS) e nel Dipartimento federale dell’ambiente dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC). In entrambi i casi la proporzione di tedescofoni è molto elevata.

Le unità amministrative che contano meno italofoni sono i servizi dell’Incaricato federale della protezione dei dati e della trasparenza (IFPDT/0%), l’Ufficio dello sviluppo territoriale (ARE/2,5%), Agroscope (2,9%), l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP/3,3%) e l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e veterinaria (USAV/3,5%).

Ancora più critica la situazione delle minoranze linguistiche quando vengono presi in considerazione i quadri. In questa fascia, nell’intera Amministrazione federale la comunità francofona si colloca leggermente al di sopra della soglia minima (21,9 %), mentre i germanofoni sono sovra-rappresentati (72,5 %) a scapito degli italofoni (4,8 %), rileva Nicoletta Mariolini.

Non si annoverano quadri (classi di stipendio 34-38, da circa 20 mila franchi al mese) né italofoni né romanci nella Cancelleria federale, così come nei Dipartimenti guidati da Alain Berset (DFI), Simonetta Sommaruga (DFGP) e Ueli Maurer (DDPS), prosegue il rapporto.

Nonostante le differenze fra i dipartimenti, in linea generale si constata tuttavia una nuova dinamica, che si traduce in piani d’azione più o meno dettagliati, rileva la delegata. Si tratta in parte di misure puntuali (incontri, conferenze, giornate di studio) e in parte di progetti a lungo termine (traduzioni, pubblicazioni, corsi di lingue).

Secondo Mariolini, si delineano alcune priorità: le procedure di reclutamento, la valutazione e il rafforzamento delle competenze linguistiche e l’organizzazione di corsi di lingua “su misura” per ampliare l’offerta formativa dell’Ufficio federale del personale (UFPER). Numerose iniziative per l’informazione, la sensibilizzazione e lo scambio interculturale completano il ventaglio di misure.

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