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CF: salvare la biodiversità, la parola ai Cantoni

(Keystone-ATS) Un piano d’azione per contrastare il netto declino della diversità biologica e la messa in pericolo delle nostre basi vitali e del benessere. L’idea è già in preparazione da tempo, e ora il Consiglio federale ha deciso di consultare i Cantoni per le misure che li riguardano. I costi degli interventi ammonterebbero a 79 milioni di franchi all’anno fino al 2020, per poi salire a 210 milioni.

Da decenni la biodiversità sta diminuendo nettamente sia in Svizzera sia su scala mondiale. Questo declino minaccia la stabilità degli ecosistemi e i Paesi, se non interverranno, dovranno addossarsi costi pari al 4% del PIL, si legge in un comunicato governativo odierno.

Per queste ragioni il Consiglio federale, nel 2012, ha adottato la Strategia Biodiversità Svizzera, il cui scopo è conservare e rafforzare a lungo termine la diversità biologica nella Confederazione. L’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) ha elaborato le basi per un piano d’azione.

Le misure proposte riguardano da un lato la riduzione delle utilizzazioni nocive, il sostegno delle specie minacciate e la sensibilizzazione della popolazione sulla biodiversità e, dall’altro, la creazione e la cura di zone protette e interconnessioni. Il primo pacchetto di misure dovrà essere attuato entro il 2025, mentre il secondo entro il 2040, continua la nota.

I costi

Oggi il governo ha presto atto di questo orientamento e della tabella di marcia. Al momento attuale, i costi ammonterebbero a 79 milioni di franchi l’anno nella fase di preparazione fino al 2020 e a circa 210 milioni di franchi l’anno per la fase di attuazione fino al 2040. Essendo la biodiversità un compito comune di Confederazione e Cantoni, quest’ultimi dovrebbero farsi carico di costi supplementari dello stesso ordine di grandezza.

Anche per questo motivo, prima che il Consiglio federale possa prendere decisioni definitive, occorre che i Cantoni si esprimano sulle misure del piano d’azione. Servono indicazioni sia sull’accettazione delle singole misure e sul loro grado di priorità quanto sulla disponibilità dei Cantoni a partecipare economicamente. In seguito, verrà elaborato – entro la primavera 2016 – un progetto di consultazione con un piano d’azione concreto, risorse e adeguamenti giuridici necessari.

A partire dal 2017 la Confederazione intende attuare misure immediate per complessivi 20-40 milioni di franchi l’anno, a condizione che anche i Cantoni incrementino adeguatamente i loro finanziamenti. Gli interventi sono volti a colmare rapidamente le lacune per il risanamento e la cura delle zone protette esistenti.

Nell’ambito della Convenzione sulla diversità biologica (Convention on Biological Diversity, CBD), la Svizzera s’impegna a contrastare il declino della biodiversità anche a livello globale. Per adempiere agli impegni internazionali, il piano d’azione Biodiversità tiene conto anche degli obiettivi del piano strategico della CBD.

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