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CF: sanzioni più severe nei confronti dell’Iran

(Keystone-ATS) Il Consiglio federale ha varato sanzioni più severe nei confronti dell’Iran, nell’intento di garantire la certezza del diritto e scongiurare il rischio che determinate restrizioni vengano eluse. Estesa anche la cerchia di persone, imprese e organizzazioni di cui vengono bloccati averi e risorse economiche. La misura entra in vigore da domani.

Con la risoluzione 1929 del 9 giugno 2010 il Consiglio di sicurezza dell’ONU ha deciso ulteriori sanzioni contro la Repubblica islamica dell’Iran. La Svizzera ha applicato la risoluzione con l’approvazione, da parte del governo, della relativa ordinanza in agosto.

Gli USA, gli Stati membri dell’UE e una serie di altri Paesi (Australia, Giappone, Canada, Nuova Zelanda, Norvegia, Corea del Sud) hanno successivamente adottato misure di maggiore portata. In particolare, in seguito all’entrata in vigore a fine ottobre di nuove misure dell’UE, è emerso il timore che la Svizzera, per la diversa situazione giuridica, possa essere utilizzata per eludere i divieti concernenti lo scambio di beni e servizi.

La decisione odierna del Consiglio federale “scongiura questo pericolo e al tempo stesso aumenta la sicurezza giuridica per le imprese svizzere attive a livello internazionale”, ha detto il ministro dell’economia Johann Schneider-Ammann nella conferenza stampa al termine della seduta governativa.

Le nuove misure includono ulteriori divieti di fornitura e di acquisto relativi a beni a duplice impiego (i cosiddetti “beni dual-use”) e ad altri prodotti sensibili in termini di proliferazione, inclusi tecnologie e software.

Inoltre, l’attuale divieto di esportazione di materiale bellico pesante viene esteso a tutto il materiale d’armamento e ai beni che possono essere utilizzati per repressioni interne. Vengono anche emanate restrizioni all’esportazione di determinati beni utilizzati dall’industria iraniana del petrolio o del gas e divieti di finanziamento in questo stesso ambito.

Per quanto riguarda i servizi finanziari, vengono disposti nuovi divieti per la concessione di assicurazioni e riassicurazioni, obblighi di diligenza per determinate relazioni bancarie con l’Iran nonché obblighi di notifica e di autorizzazione per i trasferimenti di denaro superiori a un certo importo.

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