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CF: sindrome Down in elenco infermità congenite

(Keystone-ATS) La trisomia 21 va inserita nell’elenco delle infermità congenite e l’Assicurazione invalidità (AI) deve assumersi tutti i trattamenti medici necessari per la cura delle affezioni ad essa associate.

È quanto ha deciso oggi il Consiglio federale. La novità, che porterà a uno sgravio per i genitori, entrerà in vigore il prossimo primo marzo.

Normalmente, le persone affette da trisomia 21 (sindrome di Down) necessitano di interventi sanitari a causa di debolezza muscolare e, in alcuni casi, di problemi psichici dovuti alla ridotta capacità intellettiva (oligofrenia). Si tratta in particolare di fisioterapia e psicoterapia.

A partire dal prossimo marzo, per gli assicurati di età inferiore ai 20 anni queste prestazioni verranno assunte dall’AI anziché dall’assicurazione malattie, si legge in un comunicato odierno del Dipartimento federale dell’interno (DFI). Altre patologie associate alla sindrome di Down figurano già nell’elenco delle infermità congenite.

Secondo il DFI, al momento non è possibile quantificare con precisione i costi che verranno trasferiti dall’Assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (AOMS) all’AI, ma l’importo potrebbe ammontare a diversi milioni di franchi all’anno. Quel che è certo è che per gli interessati e i loro familiari le novità porteranno uno sgravio finanziario, poiché nell’AI non è prevista alcuna franchigia.

La modifica dell’ordinanza sulle infermità congenite dà seguito ad una mozione inoltrata dal Consigliere agli Stati Roberto Zanetti (PS/SO), che chiedeva al governo di inserire la trisomia 21 nell’elenco delle infermità congenite.

Per il “senatore”, i genitori di un bambino down non devono più essere obbligati a provare l’esistenza di un’infermità grave alla nascita per poter ricevere prestazioni dell’AI. In aula, Zanetti aveva dichiarato illogica l’esclusione della trisomia 21 dall’elenco delle infermità congenite.

Stando alla legge federale sul diritto delle assicurazioni sociali, aveva più volte affermato Zanetti, viene considerata quale malattia qualsiasi danno alla salute fisica, mentale o psichica che non sia la conseguenza di un infortunio e che richieda un esame o una cura medica oppure provochi un’incapacità al lavoro. Inoltre, sempre secondo la legge sono considerate infermità congenite le malattie presenti a nascita avvenuta. Per il “senatore” solettese ciò è il caso della trisomia 21.

Inoltre, l’estensione dell’elenco rappresenta un segno di solidarietà per quelle coppie che decidono di tenere un bambino, anche se affetto da trisomia.

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