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CF: taser; pubblicato rapporto, 52 impieghi in 8 anni incidenti

(Keystone-ATS) Negli ultimi otto anni il taser, una sorta di pistola a elettrochoc, in Svizzera è stato impiegato 52 volte “senza che siano stati registrati incidenti di rilievo”. Tre persone sono comunque rimaste ferite. Aritmie cardiache letali non dipendono mai esclusivamente dall’impiego di questa arma. È quanto emerge dal rapporto sulla valutazione di questi dispositivi inabilitanti pubblicato oggi dal Consiglio federale.

Per prevenire gli abusi, il documento raccomanda di analizzare regolarmente gli interventi con il taser e di rispettare rigorosamente le disposizioni legali, indica un comunicato del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP).

Dal 2003 al 2010, 18 polizie cantonali impiegano queste pistole che trasmettono brevi impulsi elettrici neutralizzando temporaneamente la persona colpita, ha detto all’ATS Colette Rossat-Favre, dell’Ufficio federale di giustizia (UFG). In 42 casi è stato necessario colpire la persona, mentre in dieci è bastata la minaccia di azionare il dispositivo.

Nello stesso periodo sono stati effettuati centinaia di test su agenti di polizia che si sono offerti volontari nel corso della formazione.

Tutti questi impieghi non hanno provocato incidenti di rilievo. Nove persone colpite dal taser sono state visitate da un medico; in soli tre casi sono state riscontrate ferite lievi. Il rischio maggiore risiede nelle cadute in seguito all’irrigidimento e alla paralisi provocata dalla corrente elettrica. È praticamente esclusa l’eventualità di un improvviso arresto cardiaco unicamente a causa di un impulso elettrico.

Le eventuali aritmie cardiache letali sono dovute a una patologia preesistente, a ormoni da stress quali l’adrenalina oppure a tossicodipendenza. Il taser non è privo di effetti collaterali: vanno quindi sempre ponderati il rischio, le indicazioni e l’utilità, insiste il rapporto.

Il testo contiene 17 raccomandazioni che tengono conto del rischio di abusi insito negli interventi con il taser. Gli utenti dovranno in particolare attenersi rigorosamente alle leggi e direttive interne, come pure assicurarsi sempre che l’impiego del dispositivo sia proporzionato. Inoltre tutti gli interventi con il taser vanno documentati e notificati alla Commissione tecnica delle polizie svizzere (CTPS), che analizza ogni singolo intervento con l’ausilio di periti indipendenti. Infine il rapporto raccomanda di far visitare da un medico o da personale paramedico le persone colpite.

A livello federale l’utilizzazione dei taser è prevista nella Legge sulla coercizione (LCoe). Questa norma si applica alle autorità federali e cantonali che agiscono su mandato della Confederazione, ad esempio per l’espulsione di stranieri e il trasporto di detenuti.

La LCoe aveva fatto scorrere molto inchiostro, in particolare a causa delle controversie sui rischi legati all’uso dei taser. Inizialmente il governo, viste le proteste che avevano provocato prima dei dibattiti parlamentari, aveva rinunciato alle pistole a elettrochoc. Ma le Camere hanno poi incluso i taser nella legge. Diciotto Cantoni dal canto loro hanno gradualmente dotato di taser le loro polizie nel corso degli anni.

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