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CF: verso abrogazione statuto ballerina di cabaret

(Keystone-ATS) Lo statuto di artista di cabaret sarà definitivamente abrogato a partire dal 2016 con l’entrata in vigore della revisione parziale dell’ordinanza sull’ammissione, il soggiorno e l’attività lucrativa (OASA). Lo ha annunciato oggi il Consiglio federale precisando che sono previste anche misure a tutela delle lavoratrici del settore erotico. Il Ticino aveva già abolito lo statuto di ballerina nel 2010.

Lo statuto di artista di cabaret era stato istituito nel 1995 per proteggere le donne dallo sfruttamento. In pratica costituisce una deroga ai contingenti cui sono sottoposti i lavoratori provenienti da Paesi terzi poiché consente a ragazze senza qualifiche professionali specifiche di svolgere un’attività lucrativa per un massimo di otto mesi all’anno.

“Oggi le donne provenienti da Paesi terzi hanno solo due possibilità per venire a lavorare in Svizzera: o essere altamente qualificate, o diventare ballerine di cabaret”, ha spiegato la consigliera federale Simonetta Sommaruga.

La proposta di abrogare lo statuto di ballerina risale al 2010. L’Ufficio federale della migrazione (UFM) era giunto alla conclusione che questo statuto non aveva alcun effetto protettivo, anzi favoriva lo sfruttamento e la tratta di esseri umani. In seguito, varie indagini di polizia avevano dimostrato che la prostituzione era molto diffusa in questi locali; le donne erano anche spinte a far consumare alcool ai clienti.

Nel 2012 è stata avviata una consultazione. Le reazioni sono state molto mitigate: fra i partiti solo PPD, PEV e, a determinate condizioni, anche il PS si sono detti favorevoli all’abolizione; tutte le altre formazioni politiche si sono espresse contro. Anche la maggioranza delle organizzazioni che si impegnano per la protezione delle donne si sono opposte a questa revisione.

Dalla consultazione era emersa la necessità di proteggere maggiormente le donne in tutto il settore a luci rosse. Per questo il Consiglio federale ha sospeso temporaneamente la revisione e istituito uno speciale gruppo incaricato di studiare misure atte a questo scopo.

La ministra di giustizia ha intenzione di presentare un’ordinanza sulle misure di prevenzione dei reati nell’ambito della prostituzione per sostenere il lavoro svolto dalle varie associazioni attive in questo settore. “L’ammontare dei fondi destinato alla prevenzione però non è ancora stato deciso”, ha aggiunto Sommaruga rispondendo alla domande dei giornalisti

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