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CF sostiene Philipp Hildebrand (ex presidente BNS) a guida OCSE

Philipp Hildebrand. KEYSTONE/PETER KLAUNZER sda-ats

(Keystone-ATS) Dopo la sua partenza nel 2012, tra le polemiche, dalla presidenza della Banca nazionale svizzera, il Consiglio federale ha deciso di sostenere la candidatura di Philipp Hildebrand alla carica di Segretario generale dell’OCSE con sede a Parigi.

Durante la procedura di nomina, che si concluderà a fine febbraio 2021, il Consiglio federale si impegnerà a sostenere attivamente questa candidatura svizzera, si legge in una nota odierna. Hildebrand, qualora venisse scelto, prenderebbe il posto del messicano Angel Gurría, che terminerà il suo mandato a fine maggio 2021.

Nella sua nota odierna il cui dà notizia della nomina di Hildebrand quale candidato a questa carica, il governo rammenta che l’ex presidente della BNS – dal 2010 al 2012 – è attualmente Vice Chairman della società d’investimento BlackRock (il maggiore Hedge Fund al mondo con sede a New York, n.d.r).

Quando era ancora alla BNS, dove ha lavorato per dieci anni, Hildebrand ha ricoperto numerosi incarichi in seno a organizzazioni finanziarie internazionali: nel 2011 è stato tra l’altro vicepresidente del Financial Stability Board, membro del Consiglio d’amministrazione della Banca dei regolamenti internazionali (BRI), governatore del Fondo monetario internazionale (FMI) e presidente del Comitato per la bilancia dei pagamenti internazionale dell’OCSE (WP3).

La pluriennale esperienza di alto livello maturata nei settori privato e pubblico sia in Svizzera che all’estero, sottolinea l’esecutivo, “fanno di Philipp Hildebrand il candidato ideale per questa carica di enorme prestigio”. La sua candidatura offre alla Svizzera un’opportunità unica per accedere alla massima funzione di un’organizzazione internazionale così rinomata.

Con i suoi 37 Paesi membri e la fitta rete di relazioni con i grandi Paesi emergenti, l’OCSE è la portavoce di un’economia liberale: suo obiettivo è difendere i fondamenti dell’economia di mercato e contribuire così a una crescita economica sostenibile e durevole. In qualità di membro fondatore dell’OCSE nel 1961, la Svizzera ha sempre partecipato ai lavori di questa organizzazione, sia a livello ministeriale sia nei gruppi di discussione tecnici.

Partenza tra le polemiche

La partenza di Hildebrand dalla testa della BNS risale al gennaio 2012. L’ex presidente dell’istituto centrale di emissione aveva rassegnato le dimissioni in seguito a una veemente campagna mediatica dovuta a controverse transazioni finanziarie della sua famiglia, in particolare acquisizioni di dollari del 15 agosto 2011 avvenute su iniziativa dell’allora consorte di Hildebrand, Kashya (ex broker di Wall Street). Il sospetto era che Hildebrand avesse messo al corrente la moglie di informazioni riservate qualche settimana prima che la BNS fissasse un cambio fisso franco-euro in seguito alla crisi finanziaria in corso dopo lo scoppio della bolla dei “subprime”. Dopo aver toccato il fondo rispetto al franco, anche il dollaro è risalito a poco a poco.

Hildebrand era in particolare finito nel mirino del settimanale “Weltwoche” e dell’ex consigliere federale Chistoph Blocher, che lo avevano definito un bugiardo accusandolo di delitti insider. Di fronte ai giornalisti, Hildebrand aveva dichiarato il 9 gennaio 2012 che, “col senno di poi certe operazioni su divise non le rifarei, viste le reazioni suscitate, anche se non vi era nulla di illegale”.

I dollari hanno sempre fatto parte della vita della nostra famiglia, aveva spiegato Hildebrand, “sottolineando che la BNS non ha in ogni caso il potere di influenzare con le proprie decisioni il corso della moneta americana, come invece taluni credono”.

Le dimissioni da presidente della BNS costrinsero Hildebrand ha lasciare anche vari organismi internazionali – come il Financial stability board – nei quali era presente in qualità di numero uno della BNS.

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