Prospettive svizzere in 10 lingue

CF vuole potenziare ciberdifesa dell’esercito

La cyberdifesa, come in queste immagini effettuate in Russia tre anni fa, assume un'importanza sempre maggiore nel mondo attuale KEYSTONE/EPA/YURI KOCHETKOV sda-ats

(Keystone-ATS) Occorre potenziare la ciberdifesa dell’esercito, creando un Comando ad hoc e ampliando gli effettivi della milizia in questo settore. Ne è convinto il Consiglio federale che oggi ha aperto una consultazione sull’argomento.

Tra le altre novità, il Governo intende garantire la sicurezza delle Forze aeree con una nuova Autorità dell’aviazione militare e rafforzare l’appoggio a manifestazioni civili.

L’attuazione dell’Ulteriore sviluppo dell’esercito (USEs) ha preso avvio il primo gennaio 2018 e durerà fino al 31 dicembre 2022. Sin dall’inizio si è visto come in singoli ambiti occorrano adeguamenti attraverso misure correttive interne, indica una nota governativa odierna, in cui si precisa che in determinati settori è necessaria una revisione della legge militare, dell’ordinanza dell’Assemblea federale sull’organizzazione dell’esercito (OEs) e di altre basi legali.

Dal 2024 BAC diventerà Comando Ciber

L’USEs prevedeva inizialmente una struttura dell’esercito composta da tre settori: un Comando Operazioni, un Comando Istruzione e un Comando di supporto comprendente la Base d’aiuto alla condotta (BAC) e la Base logistica dell’esercito (BLEs). Ora, in adempimento di una mozione accolta dalle Camere federali nella sessione estiva 2020, si è deciso di rinunciare al raggruppamento previsto della BAC e della BLEs in un Comando Supporto, poiché non risultano possibilità di ottimizzazione rispetto all’organizzazione attuale, precisa il Governo.

Tenendo conto dell’attuale situazione di minaccia e delle nuove sfide nell’ambito della ciberprotezione il Consiglio federale vuole tuttavia trasformare la BAC in un Comando Ciber a partire dal 2024 ed è quindi necessario adeguare l’OEs.

La digitalizzazione e la conseguente modernizzazione e interconnessione di tutti i sistemi dell’amministrazione militare e dell’esercito avanzano a grandi passi, sottolinea l’esecutivo. In futuro il Comando Ciber dovrà fornire le capacità chiave militari negli ambiti monitoraggio della situazione, ciberdifesa, prestazioni TIC, aiuto alla condotta, crittologia e guerra elettronica.

Istruzione ciber nell’esercito

L’esercito prevede inoltre di aumentare gli effettivi di personale nel settore ciber negli anni a venire. Dal primo gennaio 2022 verranno creati un battaglione ciber e uno stato maggiore specializzato ciber e l’effettivo della milizia verrà quindi aumentato dagli attuali 206 a 575 militari.

Per migliorare ulteriormente la qualità dell’istruzione degli specialisti ciber di milizia, l’istruzione in seno all’esercito sarà integrata da uno stage in cooperazione con partner esterni. In questo modo sarà possibile approfondire e ampliare le capacità apprese e successivamente farne beneficiare l’esercito.

Autorità dell’aviazione militare

Finora la Svizzera non disponeva per l’aviazione militare di alcuna organizzazione paragonabile all’Ufficio federale dell’aviazione civile (UFAC). Ora il Governo vuole creare le basi legali per un’Autorità dell’aviazione militare. Essa dovrà garantire la sicurezza delle Forze aeree nell’adempimento dei loro compiti nello spazio aereo utilizzato congiuntamente a scopi civili e militari.

In particolare si dovranno evitare eventi imprevisti o incidenti nello spazio aereo o garantire meglio la vigilanza e la regolamentazione dell’aviazione militare. A tale scopo è necessario un adeguamento della legge sulla navigazione aerea.

Appoggio a manifestazioni civili

Nell’ambito della revisione della legge militare, il Consiglio federale intende inoltre potenziare l’appoggio a manifestazioni civili da parte dell’esercito. Ciò consentirà, da un lato, di aumentare la flessibilità e le disponibilità, impiegando anche le reclute nell’istruzione di base e non solo i militari in ferma continuata o i militari nei corsi di ripetizione. Dall’altro lato, in occasione di manifestazioni di importanza nazionale o internazionale, l’esercito potrà fornire prestazioni in misura limitata anche senza una sostanziale utilità per l’istruzione o l’esercitazione, precisa il Governo.

Con questa deroga il Consiglio federale tiene conto del fatto che le manifestazioni interessate non potrebbero praticamente più essere organizzate senza l’appoggio dell’esercito. Infine, stando all’esecutivo, sono necessari miglioramenti anche nell’ambito della valutazione del potenziale di minaccia o di abuso da parte dei militari in occasione del reclutamento e della consegna dell’arma. La procedura di consultazione terminerà il 22 gennaio del 2021.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR