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Cina: Usa hanno ordinato chiusura consolato di Houston

I pompieri sono accorsi ieri sera al consolato cinese di Houston. ma non hanno potuto accedere all'edificio. Keystone/AP KTRK sda-ats

(Keystone-ATS) La Cina ha riferito che gli Usa hanno ordinato la chiusura del consolato generale di Houston, in Texas. Lo ha detto il portavoce del ministero degli esteri Wang Wenbin, definendo l’atto “una provocazione unilaterale fatta dagli Stati Uniti contro la Cina”.

Si tratta, ha aggiunto Wang in conferenza stampa, di “una grave violazione delle leggi internazionali e delle norme alla base delle relazioni internazionali e una grave violazione delle misure relative ai trattati consolati Cina-Usa, ed è un tentativo deliberato di minare le relazioni Cina-Usa”.

“Da un po’ di tempo gli Usa hanno attaccato e lanciato una campagna diffamatoria contro la Cina e creato senza ragione problemi al personale dei consolati cinesi: è un’escalation senza precedenti”, ha aggiunto Wang, aggiungendo che Pechino “condanna con forza la mossa e chiede agli Usa di correggere immediatamente i suoi errori. In caso contrario, la Cina prenderà le sue legittime e necessarie contromisure”.

In una nota il Dipartimento di Stato americano spiega che l’ordine di chiudere entro 72 ore il consolato si lega alla “necessità di difendere la proprietà intellettuale e le informazioni private americane” e mette in guardia che gli “Stati Uniti non accetteranno le violazioni alla sua sovranità”, mentre il presidente Donald Trump “insiste su equità e reciprocità delle relazioni Usa-Cina”.

Il Dipartimento di giustizia ha incriminato ieri due cittadini cinesi per aver cercato di rubare i risultati delle ricerche sui vaccini e di aver violato la banca dati di centinaia di aziende. A questo proposito Pechino accusa gli Stati Uniti di “calunnia”. “Il governo cinese è convinto difensore della sicurezza informatica e si è sempre opposto, reprimendo gli attacchi e la criminalità informatica in tutte le forme”, ha sostenuto Wang. Gli Usa devono “smettere immediatamente di diffamare la Cina”.

Secondo i media di Houston, vigili del fuoco e polizia erano stati chiamati ieri sera al consolato cinese a causa della segnalazione di documenti dati alle fiamme nel cortile della struttura. La polizia della città texana aveva anche riportato su Twitter che era stato rilevato del fumo, ma che agli agenti “era stato negato l’accesso all’edificio”.

L’arresto dei due presunti hacker e l’imposizione di chiudere il consolato aggiunge tensione allo scontro in corso tra le prime due economie mondiali che ormai hanno un ampio spettro, tra Huawei, la controversa legge sulla sicurezza nazionale a Hong Kong imposta da Pechino e le sanzioni per le violazioni dei diritti umani nello Xinjiang contro le minoranze musulmane.

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