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Cinema: Al Pacino, 75 anni tra sparatorie, gangster ed emozioni

(Keystone-ATS) Che si dica Michael Corleone o Carlito Brigante, che si nomini Tony Montana, Donny Brasco o Serpico, c’è solo uno sguardo che viene in mente, ed è quello intenso e penetrante di Al Pacino.

Oggi il grande interprete de “Il Padrino” festeggerà un compleanno importante – quello dei 75 anni- riuscendo ad essere leggendario ad un’età in cui può dare ancora il meglio di sé, e non è da tutti.

È infatti ancora uno degli attori più influenti e carismatici di Hollywood, e – lungi dal fermarsi e godersi la pensione – spegnerà le candeline sui palcoscenici di Londra con il suo show “An Evening with Al Pacino”. E d’altronde, chi non vorrebbe trascorrere una serata con lui?

Nato a New York il 25 aprile del 1940 da genitori emigrati negli Stati Uniti dall’Italia, Alfredo James Pacino, questo il suo vero nome, trascorre un’infanzia difficile e tormentata, anche a causa dell’abbandono della famiglia da parte del padre. Favorito da una faccia che non si dimentica, appena adolescente comincia ad essere attratto dalla recitazione, e la svolta arriva quando incontra Lee Strasberg, maestro dell’Actor’s Studio, che diviene il suo mentore.

Sui palcoscenici dei teatrini sconosciuti di New York fa l’incontro “magico” della sua carriera, quello con Francis Ford Coppola, che gli regalerà il ruolo chiave della sua carriera: quello del boss Michael Corleone in “Il Padrino”. Inizia così l’ascesa dell’attore nell’Olimpo di Hollywood, che grazie alla saga divenuta uno dei capisaldi della storia del cinema conquista anche una nomination agli Oscar alla sua prima interpretazione importante.

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