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Cinque morti a Würenlingen (AG): vicini temevano sparatore

(Keystone-ATS) Il 36enne che sabato sera a Würenlingen (AG) ha ucciso quattro persone e si è poi tolto la vita è stato separato di recente dalla moglie e dai tre figli ed era temuto dai suoi vicini a Reichenburg (SZ). Gli inquirenti non hanno fornito oggi nuove informazioni.

Un portavoce della polizia cantonale argoviese non ha voluto confermare le notizie di stampa secondo cui il dramma potrebbe essere legato ad una lite legata all’eredità di un’immobile. Sembra tuttavia chiaro che si è trattato di un delitto passionale.

Il “Blick” ha rivelato che l’uomo che ha ucciso i due suoceri, un cognato ed un vicino di questi ultimi era un cittadino svizzero di origini turche. Inquisito nel 2007 per lesioni personali e nel 2012 per minacce, era oggetto di una cosiddetta misura di “ricovero a scopo di assistenza”.

Secondo gli inquirenti, al momento del dramma non si trovava però in struttura chiusa. Il padre di famiglia viveva separato dalla moglie, che è stata a sua volta sottoposta ad una misura “assistenziale”, e dai tre figli, che sono stati dati in affidamento.

La polizia ha perquisito lo scorso 2 aprile l’appartamento di Reichenburg dove il 36enne abitava ormai da solo, senza peraltro trovare armi. Nelle testimonianze raccolte dal “Blick”, i vicini parlano di un vero e proprio clima di minacce e di paura.

Qualcuno si è anche rivolto all’amministrazione dell’immobile, ma la risposta è stata che gli insulti e le ingiurie non erano un motivo che giustificassero uno sfratto. Lo stesso quotidiano pubblica pure la foto della porta di un dirimpettaio bloccata con una spranga.

In base alle testimonianze raccolte, il 36enne diceva di sentirsi minacciato e aveva per questo montato una videocamera davanti alla sua porta d’entrata. Un altro vicino ha raccontato che un fratello dell’uomo è più volte intervenuto in sua difesa, raccontando che soffriva di depressione e doveva per questo assumere dei farmaci.

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