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Città Zurigo autorizza distribuzione Corano, contro parere Cantone

Città Zurigo autorizza distribuzione Corano, contro parere Cantone (foto simbolica d'archivio). KEYSTONE/GEORGIOS KEFALAS sda-ats

(Keystone-ATS) Contrariamente a quanto aveva consigliato il governo cantonale, l’esecutivo della Città di Zurigo ha deciso di autorizzare una distribuzione gratuita del Corano della controversa organizzazione “Lies!” (“Leggi!”) prevista sabato nel centro cittadino.

Non esistono prove o sentenze di tribunale contro gli attivisti di “Lies!”, ma soltanto supposizioni. Un divieto finirebbe col limitare i diritti fondamentali di queste persone. “Dobbiamo stare attenti e difendere i diritti fondamentali, non emettere divieti senza una base legale”, ha detto stamani ai microfoni di radio SRF il municipale responsabile del dicastero sicurezza Richard Wolff (Lista alternativa).

Una sola persona autorizzata

Stando ad articoli di stampa, la distribuzione del Corano è stata autorizzata a precise condizioni. Chi intendeva partecipare alla distribuzione (fino a un massimo di cinque persone) era tenuto a presentarsi davanti alle autorità cittadine entro ieri sera.

“Una sola persona si è presentata”, ha detto oggi all’ats il portavoce del dicastero cittadino della sicurezza Mathias Ninck. Ciò significa che nessun’altra persona sarà autorizzata a distribuire il Corano. E chi dovesse provare a farlo andrà incontro a una denuncia, ha aggiunto il portavoce.

Autorità cantonali deplorano

Il Dipartimento cantonale della sicurezza deplora la decisione dell’autorità cittadina, ha detto all’ats il portavoce Urs Grob. Alla fine di maggio, il consigliere di Stato Mario Fehr (PS) aveva in effetti chiesto con una lettera ai comuni zurighesi di non autorizzare la distribuzione del Corano praticata dagli attivisti di “Lies!”.

Il responsabile del Dipartimento cantonale della sicurezza ha espresso la sua raccomandazione sulla base di una perizia giuridica e di informazioni raccolte dai servizi di intelligence. Per il governo cantonale, simili azioni hanno lo scopo di reclutare affiliati e incitarli a sostenere attività illegali. Lo Stato non è obbligato a mettere a disposizione le proprie piazze per organizzazioni le cui idee sono in contrasto con i nostri valori.

Il consigliere di Stato Fehr ha inoltre chiesto alla Confederazione di proibire il ramo elvetico del gruppo “Die wahre Religion” (La vera religione”) all’origine della diffusione del Corano.

In Germania, questo gruppo salafista, che difende una interpretazione particolarmente conservatrice del Corano, è stato vietato già nel novembre del 2016. L’associazione è presente anche nella maggiori città della Svizzera, ma è impossibile sapere quante copie del Corano siano state consegnate finora.

Il Ministero pubblico della Confederazione ha aperto nel 2016 procedure contro numerose persone legate all’organizzazione “Lies!”. In questo dossier, la giustizia elvetica collabora con quella tedesca.

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