Prospettive svizzere in 10 lingue

Clima: al via prima sessione Cop 21, discorsi d’apertura

(Keystone-ATS) A Le Bourget, a nord di Parigi, è iniziata questa mattina alle 11 la sessione plenaria della “Conferenza delle parti” dell’ONU (Cop 21) sulla lotta ai cambiamenti climatici. Vi partecipano 147 capi di Stato e di governo.

In questa XXI Conferenza sul clima, “abbiamo un obbligo di successo” e “la posta in gioco è troppo importante per potersi accontentare di un accordo al ribasso”, ha detto il ministro degli Esteri francese e presidente della conferenza, Laurent Fabius, in apertura dei lavori. “L’11 dicembre”, il giorno in cui si concluderà la Cop21, “il mondo si aspetta da noi quattro parole: la missione è compiuta”. “L’accordo” per limitare il surriscaldamento globale “non è scontato ma è alla nostra portata”, ha aggiunto Fabius, promettendo che la presidenza francese “veglierà affinché tutti i punti di vista siano tenuti in considerazione”. L’accordo finale della Conferenza dell’Onu dovrà essere “universale ed ambizioso”, e “giuridicamente vincolante”, ha sottolineato.

La segretaria esecutiva della convenzione dell’ONU sul cambiamento climatico (Unfccc), Christiana Figueres, in apertura ha da pierm fatto le sue condoglianze a “tutte le famiglie delle vittime” degli attacchi del 13 novembre. “So di parlare per me e per tutti, al segretariato dell’ONU e all’agenzia per il clima – ha aggiunto – nel dire: noi siamo con Parigi”.

Un pensiero analogo è stato espresso anche dal principe Carlo, terzo a intervenire all’apertura della conferenza, che ha detto di essere “con tutto il cuore vicino al popolo francese”. “Raramente nel corso della Storia umana il destino non solo di chi è in vita oggi ma delle generazioni che non sono ancora nate è stato nelle mani di così pochi”, ha poi detto Carlo d’Inghilterra, invitando i delegati a “pensare ai vostri nipoti come io penso ai miei” perché “con le vostre scelte di oggi loro non debbano rinunciare al loro domani”. La Terra infatti “potrà sopravvivere all’aumento dei mari e delle temperature, ma non l’Uomo”. Per questo “per evitare la catastrofe dobbiamo limitare a meno di 2 gradi l’aumento” del riscaldamento climatico, per cui “abbiamo sia i soldi che le conoscenze”. L’invito è quindi a “investire le vaste somme che ora si spendono nei combustibili fossili nelle rinnovabili”. “Spero che nel perseguire l’interesse nazionale” dei 195 stati rappresentati alla Cop21 “non perdiate di vista la necessità internazionale”, ha avvertito il principe Carlo, concludendo di “pregare per il successo” della Conferenza sul clima.

Anche il presidente francese François Hollande ha parlato di accordo “essenziale”, perché “miliardi di persone hanno gli occhi puntati su di noi” e “sulle nostre spalle pesa le aspettative dell’umanità intera”. Con la Conferenza Onu sul clima “dobbiamo costruire un modello basato sulla cooperazione, in cui sia più conveniente preservare che distruggere”, pensato per “un pianeta unico”. E “Nessun Paese deve essere lasciato solo di fronte al cambiamento sregolato del clima”, ha affermato il presidente francese, rivolgendo un pensiero in particolare a “quelle isole che potrebbero rapidamente sparire”. Lotta a terrorismo e cambiamento climatico – ha aggiunto Hollande – “sono due grandi sfide che dobbiamo affrontare”, perché “ai nostri figli dobbiamo lasciare di più che un mondo libero dal terrore, un pianeta preservato dalle catastrofi, un pianeta sostenibile”.

Il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, all’inzio ha salutato “il coraggio del presidente Hollande, che nonostante gli attacchi terroristici e al lutto ancora in corso” ha voluto confermare la Conferenza sul clima a Le Bourget, appena fuori Parigi. “Nessuna causa può giustificare le violenze a Parigi, Beirut, Tunisi, Bamako, Baghdad”. “Abbiamo bisogno di un accordo significativo e forte qui a Parigi” sul clima per stare “sotto i due gradi” di aumento della temperatura, anche per garantire “la pace e la sicurezza internazionale”, ha poi detto il segretario generale dell’Onu. “Il futuro del mondo è nelle vostre mani, non sono consentite indecisioni”, ha aggiunto invitando i leader degli stati partecipanti a “mostrare visione e coraggio”.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR