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CN: mantenimento dei figli, eliminate ultime divergenze

(Keystone-ATS) La modifica del Codice civile volta a rafforzare il diritto dei figli al mantenimento a prescindere dallo stato civile dei genitori è un buon mezzo per promuovere anche la custodia alternata. Dopo aver rifiutato per due volte questo principio, il Consiglio nazionale – con 103 voti contro 71 e 4 astenuti – oggi ha infine deciso di introdurlo nella revisione ed ha così eliminato le ultime divergenze che l’opponevano agli Stati. Il dossier è ora pronto per le votazioni finali.

La maggioranza ha introdotto due disposizioni che rafforzano la possibilità di una custodia alternata e il diritto del bambino a intrattenere regolarmente relazioni personali con entrambi i genitori. L’obiettivo non è di costringere i giudici ad optare per la custodia alternata, ma di sostenere questo tipo di affidamento, è stato sottolineato più volte durante il dibattito.

Per la minoranza queste disposizioni non sono però necessarie poiché già oggi i tribunali cercano la soluzione migliore per il bene dei bambini. Non vi è inoltre alcun motivo di favorire un particolare sistema di custodia rispetto ad un altro.

Le due camere avevano invece già trovato un’intesa su tutti gli altri punti della revisione del Codice civile. Grazie alle nuove disposizioni, i figli di genitori separati che non sono mai stati sposati non saranno sfavoriti rispetto ai figli di coppie divorziate.

I figli di genitori separati, sposati o meno, avranno così tutti diritto a un contributo per il mantenimento. Non ci sarà però alcun contributo minimo.

In futuro, inoltre, il mantenimento dei figli minorenni prevarrà sugli altri obblighi di mantenimento del diritto di famiglia. I due genitori non dovranno comunque finanziare in parti uguali i contributi, ognuno dovrà farlo secondo le sue possibilità.

I genitori potranno accordarsi sulla ripartizione. In caso di mancata intesa, sarà un tribunale a decidere e dovrà tener conto delle possibilità di ciascun genitore.

Se un genitore debitore non ha mezzi finanziari sufficienti, la somma che avrebbe dovuto versare dovrà essere esplicitamente iscritta nella decisione o nel contratto di mantenimento. In questo modo sarà più semplice per il figlio ottenere un aumento della pensione alimentare se la situazione finanziaria del genitore debitore dovesse migliorare. Un versamento integrale retroattivo, limitato a 5 anni, potrà inoltre essere chiesto dal figlio se il genitore dovesse vincere alla lotteria o ricevere una grossa eredità.

Il genitore che ha la custodia del figlio e che ha dovuto ricorrere all’assistenza non sarà inoltre più tenuto a rimborsare integralmente la somma ricevuta qualora la sua situazione finanziaria dovesse migliorare. L’importo ottenuto per la custodia dei figli non dovrà infatti più essere restituito.

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