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CN: naturalizzazione, ancora importanti divergenze

(Keystone-ATS) Ci vorrà un terzo passaggio al Consiglio degli stati, e molto probabilmente una conferenza di conciliazione, per eliminare le divergenze tra le Camere in merito alla revisione totale della legge sulla cittadinanza. Il Nazionale ha infatti ribadito oggi (112 voti a 67) che, oltre al permesso di domicilio (C), un futuro candidato alla naturalizzazione dovrà aver soggiornato in Svizzera almeno 10 anni, e non 8 anni come propongono il Consiglio degli Stati e il Consiglio federale.

Per quanto attiene alle agevolazioni concesse ai giovani stranieri, la camera del popolo vuole (122 voti a 67) che gli anni di soggiorno trascorsi in Svizzera tra i 5 e i 15 anni contino doppio. Per gli Stati ciò deve valere per il periodo compreso tra i 10 e i 20 anni, come auspicato dal Consiglio federale e in linea con la prassi attuale.

Su due aspetti il Nazionale ha rivisto la propria posizione, adeguandosi così agli Stati. Per 109 voti a 82 ha deciso che tra i criteri di integrazione deve figurare accanto al rispetto dell’ordine pubblico, della sicurezza e dei valori della Costituzione, anche la capacità di comunicare nella vita quotidiana in una lingua nazionale, sia oralmente che per iscritto.

Una minoranza (UDC, PLR, Lega) voleva invece che venisse ribadita la prima versione della camera, più esigente, poiché richiedeva “buone” conoscenze sia per l’espressione orale che scritta.

Per 124 voti a 64, il plenum ha poi stabilito che il futuro candidato potrà inoltrare una domanda di naturalizzazione se potrà provare un soggiorno minimo in un cantone o comune di almeno 2-5 anni. Una minoranza (UDC, Lega) preconizzava un lasso di tempo minimo di 3-5 anni. Tale disposizione mira ad armonizzare le attuali disposizioni cantonali in materia.

Per 108 voti a 86, il Nazionale – contro il parere di Governo e Consiglio degli Stati – non vuole che gli anni trascorsi in Svizzera da una persona a beneficio di un’ammissione provvisoria, come è il caso di quei profughi che hanno dovuto lasciare il paese di origine a causa di un conflitto armato, vengano tenuti in considerazione nel computo della durata di soggiorno.

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