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CN: riforma per limitare numero medici in dirittura d’arrivo

Le nuove disposizioni dovrebbero consentire di mettere la parola fine alle soluzioni transitorie che durano da 20 anni, ha sottolineato in aula il ministro della sanità Alain Berset KEYSTONE/PETER SCHNEIDER sda-ats

(Keystone-ATS) La revisione della legge per limitare il numero dei medici e controllare l’aumento dei costi della salute è in dirittura d’arrivo. Il Consiglio nazionale ha accolto oggi – con 103 voti contro 56 e 12 astenuti – le proposte della conferenza di conciliazione.

I “senatori” si pronunceranno domani, ma il voto dovrebbe essere una mera formalità, visto che è la loro opzione ad aver prevalso.

Gli assicuratori non beneficeranno di un diritto di ricorso contro le decisioni dei cantoni concernenti la fissazione e il calcolo del numero massimo di medici autorizzati ad esercitare. La conferenza di conciliazione si è allineata alla versione del Consiglio degli Stati su questo punto, ha indicato Pierre-Yves Maillard (PS/VD) a nome della commissione.

Le casse malati potranno invece chiedere il ritiro dell’autorizzazione ad esercitare di un medico se il criterio economico e la qualità delle prestazioni fornite non saranno soddisfatte. I due rami del Parlamento si erano già messi d’accordo su questo aspetto.

Una buona parte dell’UDC e del PLR ha votato contro le proposte della conferenza di conciliazione. “Non siamo sorpresi dall’esito, ma era quello che non volevamo”, ha dichiarato invano Thomas de Courten (UDC/BL), per il quale tale revisione non fa che perpetuare un sistema provvisorio.

Canalizzare l’offerta

La modifica della Legge federale sull’assicurazione malattie (LAMal), in particolare per quanto attiene ai fornitori di prestazioni ammessi ad esercitare la professione medica, deve subentrare all’attuale moratoria sull’apertura di studi medici prolungata dopo il mese di giugno del 2021.

Le nuove disposizioni mirano a canalizzare l’offerta dei fornitori di prestazioni nell’assicurazione obbligatoria al fine di frenare l’aumento dei costi.

Dovrebbero consentire di mettere la parola fine alle soluzioni transitorie che durano da 20 anni, ha sottolineato in aula il ministro della sanità Alain Berset. Il Consiglio federale disciplina le condizioni generali di ammissione dei nuovi specialisti, la legge definisce talune esigenze che andranno soddisfatte. Dal canto loro, i cantoni fisseranno il numero di medici che forniscono prestazioni ambulatoriali a carico dell’assicurazione malattie.

Tetti massimi

Le limitazioni all’apertura di nuovi studi medici si applicheranno a uno o più ambiti specialistici o in talune regioni. I cantoni potranno inoltre decidere autonomamente di non rilasciare nuove autorizzazioni ad esercitare se i costi aumenteranno in modo superiore alla media.

I medici già ammessi e che hanno fornito cure rimborsate non saranno interessati da questi tetti massimi. Lo stesso dicasi per quelli che esercitano nel settore ambulatoriale di un ospedale e vi proseguono la loro attività.

Competenze linguistiche

Le competenze linguistiche dei medici autorizzati a praticare sono pure state precisate in conferenza di conciliazione. Gli specialisti dovranno disporre delle competenze linguistiche necessarie nella regione in cui esercitano. Tali competenze saranno valutate con un test.

Dagli esami di lingua saranno esonerati quei medici che hanno conseguito, nella lingua ufficiale della regione in cui esercitano la loro attività, una maturità liceale svizzera, il diploma federale di medico o un diploma estero riconosciuto.

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