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CN: verso la bocciatura dell’iniziativa Ecopop

(Keystone-ATS) Dopo il Consiglio degli Stati, anche il Nazionale boccerà l’iniziativa Ecopop mirante a frenare l’immigrazione. La decisione formale sarà presa domani.

Il Consiglio nazionale ha iniziato oggi il dibattito sull’iniziativa “Stop alla sovrappopolazione – sì alla conservazione delle basi naturali della vita”, lanciata dall’Associazione ecologia e popolazione (Ecopop). Il dibattito non si è ancora concluso, malgrado l’approvazione di una mozione d’ordine che ne chiedeva la riduzione della durata, e riprenderà domani. L’esito è però scontato: l’iniziativa sarà nettamente bocciata.

Presentando la mozione d’ordine del suo partito, il consigliere nazionale Adrian Amstutz (UDC/BE) ha spiegato che “non ha senso sentire 62 persone che invitano tutte a respingere l’iniziativa”, tanti erano infatti i deputati che avevano chiesto di prendere la parola. Il bernese ha anche invitato a non perdere tempo con questo oggetto visti gli importanti dossier che si devono ancora affrontare.

L’iniziativa chiede di reimpostare la politica elvetica di immigrazione attraverso due misure principali: da una parte propone che la popolazione residente non possa aumentare per effetto della migrazione di oltre lo 0,2% all’anno sulla media di tre anni; dall’altra esige che almeno il 10% dei fondi stanziati dalla Confederazione per l’aiuto allo sviluppo siano utilizzati per misure di pianificazione familiare nei paesi interessati.

Per Giovanni Merlini (PLR/TI) “molti settori economici non possono svilupparsi senza lavoratori stranieri”. L’iniziativa, se accettata, avrà inoltre gravi conseguenze per le PMI, gli ha fatto eco Daniela Schneeberger (PLR/BL). Il reclutamento di manodopera diventerà infatti molto difficile. La proposta di Ecopop avrà inoltre uno sgradevole effetto collaterale: un forte invecchiamento della popolazione residente. In tal caso, ha aggiunto la basilese, “occorrerà aumentare l’età pensionabile”.

Secondo Marco Romano (PPD/TI) le proposte contenute dall’iniziativa per combattere la sovrappopolazione e l’utilizzo eccessivo delle ricorse sono “folli e pericolose”. Secondo il ticinese, il sistema presentato per frenare l’immigrazione “creerebbe un danno irrimediabile alla Svizzera e al benessere dei cittadini che vi risiedono”.

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