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CN/CSt: disoccupazione e legge sul CO2 in agenda

Inizia oggi la sessione autunnale delle Camere federali KEYSTONE/PETER SCHNEIDER sda-ats

(Keystone-ATS) Dopo due sessioni negli spazi di Bernexpo a causa del coronavirus, i dibattiti parlamentari della sessione autunnale che incomincia oggi pomeriggio (fino al 25 settembre) riprenderanno nei tradizionali ambienti di Palazzo federale.

A tutela della salute di deputati, impiegati e giornalisti, tra un seggio e l’altro – e in altri spazi di lavoro comuni – sono stati posati pannelli in plexiglas.

Al Consiglio nazionale, che siederà dalle 14.30 alle 21.45, l’agenda dei lavori prevede il finanziamento supplementare dell’assicurazione contro la disoccupazione e la promozione della cultura per il periodo 2021-2024. La giornata si chiuderà con l’esame e il voto su tutta una serie di iniziative parlamentari.

14,2 miliardi per la disoccupazione

In merito al Fondo per la disoccupazione, il plenum dovrebbe approvare la base legale per il secondo contributo straordinario della Confederazione per un massimo 14,2 miliardi di franchi, proposta già accolto dal Parlamento in procedura urgente. Si tratta di rimpinguare le casse per far fronte alle ripercussioni negative della pandemia su lavoratori e imprese.

Circa la promozione della cultura, la commissione preparatoria raccomanda un aumento dei mezzi finanziari per un settore fortemente colpito dalla crisi del coronavirus pari a 22,4 milioni per un totale di 956,9 milioni.

La maggioranza della commissione vorrebbe obbligare le imprese che offrono film in Svizzera nel quadro dei loro programmi oppure mediante servizi elettronici su richiesta o in abbonamento a destinare ogni anno almeno il 4% dei loro proventi lordi alla creazione cinematografica svizzera indipendente, oppure a versare una corrispondente tassa di promozione. Questo obbligo concerne attualmente soltanto le televisioni.

Ambiente e trasporti agli Stati

Come tradizione, i lavori del Consiglio degli Stati dureranno un po’ meno: i “senatori” si ritroveranno alle 15.15 per lasciare l’aula alle 20.00, non prima però di aver “digerito” due grossi temi: la legge federale urgente per il sostegno ai trasporti pubblici, particolarmente penalizzati dall’emergenza Covid-19, e, a livello di divergenze, la revisione totale della legge sul CO2. Seguirà tutta una serie di interventi riguardanti l’ambiente.

Un aiuto ai trasporti pubblici

Per quanto riguarda i trasporti pubblici, Lo scorso luglio il Consiglio federale ha deciso che le FFS potranno acquisire dalla Confederazione 550 milioni di franchi in più sotto forma di mutuo a breve termine. Le imprese di trasporto pubblico potranno ricevere inoltre un sostegno per un totale di circa 800 milioni

La commissione preparatoria vorrebbe che anche il traffico turistico, quello locale e il carico degli autoveicoli sui treni navetta possano godere di questa “manna”.

Verso rincaro energie fossili

Quanto alla Legge sul CO2, essa si prefigge di ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 50% entro il 2030 (rispetto al 2006) come prevedono gli Accordi di Parigi. Il Consiglio nazionale ha stabilito, nel giugno scorso, che per raggiungere questo obbiettivo dovranno rincarare benzina, nafta e biglietti aerei.

Oltre all’aumento del prezzo dei carburanti fino a 10 centesimi al litro al massimo (12 a partire dal 2025) e una tassa sui biglietti aerei compresa fra 30 e 120 franchi, la legge prevede tutta una serie di altre misure. Le principali sono la riduzione del 75% delle emissioni di CO2 in Svizzera, il quasi divieto del riscaldamento a nafta e l’istituzione di un fondo per il clima.

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