Collombey: piano sociale per 257 salariati della raffineria Tamoil
(Keystone-ATS) La direzione di Tamoil, i rappresentanti del personale e i sindacati hanno firmato oggi un piano sociale in favore dei 257 dipendenti licenziati a causa della chiusura della raffineria di Collombey (VS). Lo annuncia la società petrolifera in una nota.
Il piano – sul quale era stato trovato un accordo accettato dal personale lo scorso 26 marzo – riguarda lavoratori della raffineria di Collombey, presso Monthey, e impiegati nella sede Tamoil di Ginevra. Esso prevede indennità per perdita d’impiego come pure misure per favorire la riqualificazione professionale e la ricerca di un nuovo impiego.
Una somma di base identica sarà versata a ogni salariato licenziato. Si aggiungerà una parte più cospicua calcolata in funzione degli anni di servizio e dell’età. Una indennità supplementare sarà versata ai dipendenti con una famiglia a carico. Un contributo aggiuntivo consentirà agli ultrasessantenni che lo desiderano di andare in pensione anticipata a condizioni finanziariamente sopportabili.
“Dalla prima settimana di aprile circa 100 dipendenti hanno partecipato a diversi programmi di formazione (…). Fino al 20% dei salariati hanno già ottenuto un nuovo posto di lavoro”, afferma Tamoil nel comunicato.
La chiusura della raffineria causa licenziamenti in Vallese ma anche a Ginevra, dove Tamoil dà lavoro a 51 impiegati amministrativi e dove 25 posti di lavoro potrebbero essere soppressi. Il numero esatto non è tuttora precisato dalla società petrolifera. “Prevediamo di informare i dipendenti nel corso dei prossimi mesi”, ha detto oggi all’ats Stéphane Trachsler, direttore giuridico di Tamoil.
Attualmente a Collombey le operazioni di raffinazione sono interrotte. Funzionano soltanto gli impianti legati all’ambiente, come l’unità per la depurazione delle acque reflue, e alle funzioni di sicurezza, ha precisato Trachsler.
Tamoil aveva annunciato lo scorso 13 gennaio l’interruzione delle attività della raffineria per la fine di marzo, affermando che non erano più redditizie.