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Comitato Gottardo: via strettoie, Zali subentra a Borradori

(Keystone-ATS) Eliminare al più presto le “strettoie” sulle linee d’accesso alle gallerie di base del San Gottardo e del Ceneri: è l’obiettivo per il quale intendono impegnarsi i 13 cantoni membri del Comitato del San Gottardo, che hanno tenuto oggi la loro assemblea generale a Bellinzona. Il consigliere di Stato ticinese Claudio Zali, capo del Dipartimento del territorio, è stato nominato nuovo vicepresidente, al posto di Marco Borradori che ora, quale sindaco di Lugano, rappresenta nel Comitato la Città, si legge in una nota.

Dopo il sì popolare del 9 febbraio al finanziamento e all’ampliamento della struttura ferroviaria (FAIF) – si afferma nel comunicato – occorre avviare la realizzazione di progetti chiave volti a garantire sufficienti capacità sugli accessi a Nord e a Sud dopo l’apertura della galleria di base del San Gottardo, la cui messa in servizio è prevista per il dicembre 2016. Quella del Ceneri dovrebbe dal canto suo essere operativa nel dicembre 2019, secondo l’ultimo rapporto dell’Ufficio federale dei trasporti (UFT) pubblicato oggi.

Tre anni dopo la “Dichiarazione di Bellinzona”, firmata il 9 giugno 2011 nel capoluogo ticinese e rivolta a Consiglio federale e parlamento, i cantoni gottardiani hanno stilato un bilancio su quanto finora raggiunto. Sono state così accolte con favore l’accettazione popolare del pacchetto FAIF e l’approvazione parlamentare, lo scorso dicembre, del corridoio ferroviario con profilo di quattro metri per il trasporto dei semirimorchi, con un finanziamento previsto di 990 milioni di franchi.

Oltre un quarto di questa somma – 280 milioni – è destinato a lavori su territorio italiano. Grazie alle misure previste, dovrebbe essere possibile evitare 210 mila transiti transalpini su strada nel 2020, e 240 mila nel 2030.

Gli uffici federali competenti sono ora invitati ad “avviare senza indugio” la pianificazione e la progettazione delle infrastrutture previste in successive tappe di costruzione per l’eliminazione dei punti critici. Si tratta in particolare dei progetti della galleria di base dello Zimmerberg II (ZH), della galleria di Brüttener (ZH), del nuovo attraversamento del Giura, della nuova tratta dellâ€TMAxen (UR/SZ), della stazione ferroviaria sotterranea e di attraversamento di Lucerna e del potenziamento delle capacità per la tratta Aarau-Zurigo.

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