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Commercio al dettaglio svizzero in calo in agosto

Il fatturato del comparto non alimentare è sceso dell'1,2% in termini nominali e dell'1% in termini reali rispetto ad agosto del 2018 KEYSTONE/ENNIO LEANZA sda-ats

(Keystone-ATS) Agosto negativo per il commercio al dettaglio svizzero: il giro d’affari è calato sia su base annua che rispetto al mese precedente.

Prendendo in considerazione i giorni di vendita e quelli festivi, il fatturato è sceso nell’ottavo mese del 2019 dell’1,3% in termini nominali rispetto all’agosto del 2018 e dell’1,6% in confronto a luglio.

In termini reali, ossia tenendo conto del rincaro, il giro d’affari è sceso dell’1,4% rispetto ad agosto 2018 e dell’1,6% rispetto al mese precedente, ha indicato oggi in una nota l’Ufficio federale di statistica (UST).

Questo calo sopraggiunge dopo due mesi consecutivi di leggero aumento delle vendite. In giugno e in luglio, esse erano infatti progredite rispettivamente dello 0,7% e dello 0,1% in termini nominali e corrette in base alle variazioni stagionali.

La diminuzione su base annua si rivela più o meno importante a seconda dei settori. Il commercio al dettaglio di derrate alimentari, bevande e tabacchi ha segnato una contrazione dello 0,4% in termini nominali (-0,8% in termini reali), mentre il comparto non alimentare ha subito una flessione dell’1,2% in termini nominali (-1,0% in termini reali).

La situazione è simile se si tiene conto delle variazioni da un mese all’altro. Il settore non alimentare ha registrato una diminuzione del giro d’affari del 2,1% in termini nominali, mentre nel comparto dei prodotti alimentari, delle bevande e dei tabacchi il calo è stato dell’1,0%. L’andamento è stato identico in termini reali, precisa ancora l’UST.

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