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Commercio online: commissione chiede 14 giorni di revoca generale

(Keystone-ATS) I consumatori devono essere protetti maggiormente per quanto riguarda gli acquisti fatti per telefono od online: la Commissione degli affari giuridici del Consiglio degli Stati propone l’introduzione di un diritto di revoca di quattordici giorni per tutto il commercio a distanza. Lo indicano oggi i Servizi del parlamento.

La commissione ha adottato, con 8 voti contro 2, una revisione del codice delle obbligazioni basata su un’iniziativa parlamentare dell’ex “senatore” Pierre Bonhôte (PS/NE) che ricalca in parte un progetto lanciato nel 2001 dal Consiglio federale, congelato nel 2005.

La commissione rileva che sempre più persone concludono contratti d’acquisto via telefono o internet: è quindi necessario “proteggerle meglio”. Fissando un diritto di revoca di quattordici giorni al posto dei sette attuali ci si allinea alla regolamentazione che entrerà in vigore nell’Unione europea dal giugno 2014.

Le modifiche proposte oggi limitano il diritto di revoca ai contratti tra consumatori e fornitori commerciali, non sarà per contro valido nei rapporti tra consumatore e consumatore o tra fornitore e fornitore. La Commissione precisa inoltre che il consumatore potrà disdire solo le prestazioni superiori a 100 franchi.

Eccezioni al diritto di revoca riguardano alcune merci (derrate alimentari, beni confezionati su misura), alcuni servizi forniti in una data ben precisa (pernottamenti, trasporti di persone, noleggio di veicoli) e alcune situazioni particolari.

I consumatori non potranno neppure disdire l’acquisto di dati elettronici offerti senza supporto materiale (scaricati via internet o tramite la rete di telefonia mobile) qualora abbiano dato chiaramente il loro consenso all’esecuzione immediata del contratto.

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