Commercio online: quota operatori esteri sempre più elevata
(Keystone-ATS) Mentre il commercio tradizionale soffre, quello online è di nuovo cresciuto fortemente lo scorso anno in Svizzera. A trarne profitto sono però stati più gli operatori esteri che quelli indigeni.
“La perdita di quote di mercato a favore di operatori esteri di e-commerce, in atto ormai da anni, è preoccupante”, ha dichiarato il professor Ralf Wölfle della Scuola universitaria superiore della Svizzera nordoccidentale, autore dell'”E-Commerce Report 2017″ pubblicato oggi. Nel commercio su internet la quota di aziende straniere e già doppia rispetto al commercio al dettaglio tradizionale.
Complessivamente gli svizzeri hanno acquistato lo scorso anno sul web beni e servizi per 8,05 miliardi di franchi (+8% rispetto al 2015), secondo le stime dell’Associazione svizzera di vendita per corrispondenza (ASVPC) e dell’istituto di ricerche di mercato GfK.
Ma non tutti gli operatori del settore ne hanno approfittato: un terzo dei membri dell’ASVPC ha subito una contrazione del giro d’affari di oltre l’1%, si legge nel rapporto.
I marchi esteri più noti sono invece cresciuti sopra la media: “li aiuta il tasso di cambio favorevole per l’euro e il livello dei prezzi generalmente più basso nei Paesi confinanti”.
Quasi un quinto degli acquisti online degli svizzeri finisce ormai nelle casse di operatori stranieri e l’ammontare delle spese elvetiche sui siti web esteri è progredito lo scorso anno del 15%, raddoppiando rispetto al 2012.