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Commissione d’etica: dono sperma per coppie omo e donne single

Secondo la Commissione nazionale d'etica in medicina umana (CNE) anche le coppie dello stesso sesso e le donne single devono usufruire del dono di sperma per procreare. KEYSTONE/GAETAN BALLY sda-ats

(Keystone-ATS) La Commissione nazionale d’etica in medicina umana (CNE) è a favore del dono di sperma anche per coppie dello stesso sesso e donne single. Inoltre, i minorenni così concepiti, se capaci di discernimento, dovrebbero poter avere informazioni sull’identità del donatore.

L’attuale regolamentazione in materia di dono di cellule germinali maschili non tiene conto degli sviluppi sia a livello di società sia di tecnologie mediche e dovrebbe quindi essere modificata, scrive la CNE in un parere sul tema pubblicato oggi.

Da un punto di vista etico, l’ente solleva una serie di questioni relative a parità di trattamento, discriminazione, libertà personale e diritto all’informazione. L’accesso al dono di sperma solo per le coppie sposate, come prevede il diritto attuale, non appare eticamente sostenibile.

La Legge sulla medicina della procreazione (LPAM) risale alla fine degli anni Novanta. Da allora, le tecniche della medicina riproduttiva si sono notevolmente sviluppate. Allo stesso tempo, c’è stato un cambiamento significativo delle forme di vita e dell’immagine della famiglia, constata la CNE.

Un’altra premessa del parere è che le coppie dello stesso sesso e le donne sole spesso ricorrono alle prestazioni di cliniche straniere o al dono di sperma al di fuori di una procedura medica attraverso la cosiddetta inseminazione a domicilio.

Per queste ragioni il dono di sperma va permesso ben al di là delle coppie sposate. E dovrebbe essere consentito anche il dono da parte di parenti e altre persone vicine. Per la CNE, inoltre la limitazione legale del periodo di conservazione dello sperma del donatore non si giustifica più e va quindi abolita.

Oggi una persona concepita con lo sperma di un donatore può richiedere informazioni sui dati relativi alla sua filiazione solo dopo i 18 anni: la CNE raccomanda di concedere questo diritto ai minori capaci di discernimento.

La Commissione chiede inoltre una maggiore trasparenza per quanto riguarda i costi, gli indennizzi e i test genetici praticati sui donatori.

Il dono di sperma è una procedura medica relativamente semplice, ben collaudata e, rispetto ad altre tecniche riproduttive, poco costosa che viene utilizzata in Svizzera da decenni, scrive la CNE. Dal 2001 la procedura è disciplinata dalla LPAM: è dunque proprio ora che i primi bimbi concepiti con questo metodo, raggiunta la maggiore età, possono chiedere informazioni sull’identità del donatore. In Svizzera è stato utilizzato anche sperma importato dall’estero.

La CNE è stata istituita dal Consiglio federale nel 2001 come commissione indipendente di esperti, con l’obiettivo di garantire alle autorità una consulenza di carattere etico nel settore della medicina umana. È composta di 15 membri.

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