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Commissione Nazionale: acquisto Gripen continua a sollevare dubbi

(Keystone-ATS) L’acquisto di 22 aerei da combattimento Gripen continua a sollevare dubbi in seno alla sottocommissione del Nazionale, preposta a questo dossier. Essa ha elaborato un nuovo rapporto. Il ministro della difesa Ueli Maurer ha promesso di presentare ben presto un progetto di contratto definitivo.

La sottocommissione aveva già redatto lo scorso anno un rapporto molto critico. Dopo la risposta fornita dal Consiglio federale, ha voluto chiarire ancora alcuni punti.

Due gli aspetti a sollevare perplessità: il valore dell’accordo-quadro stipulato con la Svezia (destinato a risolvere i problemi in sospeso) e gli affari di compensazione (all’economia svizzera dovrebbe essere corrisposto un volume di 2,5 miliardi di franchi), ha spiegato oggi alla stampa la presidente della Commissione della politica di sicurezza del Nazionale Chantal Galladé (PS/ZH).

La maggioranza della sottocommissione ritiene che fino a quando il contratto d’acquisto definitivo non sarà stato redatto, sarà impossibile sapere se tutti i rischi siano effettivamente stati ridotti al minimo. L’accordo-quadro ha infatti soltanto un valore di contratto preliminare.

Le garanzie fornite da parte svedese restano molto generali: l’agenzia svedese per l’esportazione di materiale militare garantisce soltanto l’attitudine al volo e l’efficienza operativa dei caccia.

Come Ueli Maurer, una minoranza della sottocommissione ritiene che tutte le garanzie siano date e tutti i rischi scartati. A loro modo di vedere, lo Stato svedese non potrebbe permettersi di non tener fede alle disposizioni convenute, in particolare per quanto riguarda il prezzo degli aviogetti (la fattura è stata fissata in 3,126 miliardi di franchi).

La sottocommissione, dal momento che un simile accordo-quadro costituisce una prima, desidera che un progetto di contratto venga sottoposto alle Camere. Lo stesso sarà disponibile ancora questo mese, secondo Ueli Maurer.

La sottocommissione vuole poi introdurre un sistema di controllo semestrale degli affari di compensazione. L’obiettivo di ripartizione tra le regioni linguistiche (65% alla Svizzera tedesca, 30% alla Romandia, 5% al Ticino) sarà raggiunto solo a lungo termine. Il rapporto della sottocommissione sarà trasmesso alla Commissione di politica di sicurezza del Consiglio degli Stati, che si sta attualmente occupando dell’acquisto dei Gripen.

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