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Comparis: il 60% per l’introduzione della e-cartella clinica

(Keystone-ATS) Il 60% della popolazione svizzera è favorevole all’introduzione di una cartella clinica elettronica, progetto al momento in discussione in parlamento. È quanto risulta da un sondaggio rappresentativo del servizio di confronto internet comparis.ch. Dalla e-cartella, sulla quale verrebbero salvati tutti i dati di diagnosi, ricette mediche e piani di cura in formato digitale, gli interpellati si aspettano in primo luogo un rapido accesso alle informazioni e una maggiore trasparenza.

Per il 57% degli interpellati (1204 persone tra i 15 e i 74 anni in tutta la Svizzera) i vantaggi prevalgono nettamente sugli svantaggi, come il possibile abuso di dati. Soltanto per il 25% prevalgono gli aspetti negativi e per il 10% vantaggi e svantaggi si bilanciano. Un 8% non è stato in grado di pronunciarsi.

Felix Schneuwly, esperto in materia di assicurazione malattia di comparis.ch, precisa che dalla cartella clinica elettronica gli assicurati si aspettano prima di tutto, una totale trasparenza dei dati raccolti dal personale medico.

L’81% degli intervistati è favorevole alla possibilità di esaminare in ogni momento i propri dati medici, mentre soltanto il 13% la giudica negativa.

Fra i vantaggi concreti della e-cartella il 60% ha citato al primo posto il rapido accesso alle informazioni, ad esempio in caso di emergenza. Solo il 18% si aspetta più efficienza, evitando ad esempio la ripetizione di alcuni esami. La migliore visione d’insieme da parte dei pazienti viene indicata come vantaggio soltanto dal 12% degli interpellati e il miglioramento della qualità dei trattamenti dal 10%.

Fra gli aspetti problematici il 63% degli interpellati ha evocato un possibile abuso di dati. La sorveglianza da parte di cassa malati o datore di lavoro ha suscitato invece appena il 7% di timori, e la perdita dell’anonimato e della sfera privata solo il 3%. “La legge deve quindi garantire una protezione dati inattaccabile. Se il legislatore lascia sorgere qualche dubbio, il progetto non supererà mai un referendum”, sottolinea Schneuwly.

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