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Congo: Kabila vince ma rivale non ci sta

(Keystone-ATS) La Repubblica democratica del Congo ripiomba nel caos: la commissione elettorale ha annunciato la vittoria di Joseph Kabila, che attende ora il via libera dell’Alta corte per essere confermato capo di Stato, mentre il principale rivale Etienne Tshisekedi, “rigetta in blocco” i risultati e si dichiara “presidente eletto”.

Quanto basta per riaccendere gli animi, e scatenare nuove violenze a Kinshasa, la capitale del Paese considerata una roccaforte dell’opposizione e presidiata in forze da agenti e militari.

In alcuni quartieri gruppi di sostenitori dell’opposizione hanno dato alle fiamme automobili e pneumatici, per essere poi dispersi dalla polizia che ha fatto largo uso di lacrimogeni. In altre zone si sono sentiti colpi di arma da fuoco, con almeno un dimostrante che sarebbe stato ferito, secondo i testimoni.

La comunità internazionale invita alla calma, con l’Ue che fa appello alle forze di sicurezza e alle opposizioni perchè non ci siano escalation. Il Belgio e la Francia chiedono che sia rispettato l’ordine pubblico, mentre la Gran Bretagna si dice “preoccupata” dalle denunce di brogli avanzate dagli sfidanti di Kabila. Nessuna cancelleria, per ora, ha inviato le proprie congratulazioni a Kabila.

Secondo i dati diffusi dalla Commissione elettorale, Kabila ha ottenuto 8.830.994 voti, pari al 48,95%, Tshisekedi 5.864.775, pari al 32,33%.

“Considero questi risultati una vera e propria provocazione nei confronti del nostro popolo e li rigetto in blocco”, ha detto Tshisekedi: “Di conseguenza mi considero da oggi il presidente eletto della Repubblica democratica del Congo”, ha sottolineato, ringraziando i suoi concittadini per “la fiducia”, invitandoli a “restare uniti” e chiedendo alla comunità internazionale di impedire che “il sangue congolese venga ancora versato”.

Tshisekedi, 76 anni, ha sottolineato che non intende rivolgersi alla Corte suprema per contestare il risultato, considerandola “un organismo privato di Kabila”. Il presidente in carica, 40 anni, è il figlio di Laurent Kabila, ucciso nel 2001, definito da Ernesto Che Guevara nel suo ‘Diario in Congò, “il solo uomo che abbia autentiche qualità di dirigente di masse”.

Nato in un campo nell’est del Paese, dove ancora oggi gode di grande supporto, Joseph Kabila ha passato l’adolescenza in Tanzania, è diventato presidente dopo la morte del padre. Nel 2006 è diventato il primo capo di Stato eletto nel Paese con una consultazione libera, con il 58% dei voti.

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