Congresso PS: politica interna al centro del programma elettorale
(Keystone-ATS) Parità salariale, aumento dell’AVS del 10%, alloggi a prezzi accessibili e maggiore protezione dal licenziamento sono alcuni dei dieci punti del programma elettorale del Partito socialista (PS) in vista dell’appuntamento con le urne del prossimo ottobre. Fallite diverse richieste dei delegati, riuniti oggi a Martigny (VS), di inserire anche le relazioni con l’Unione europea (UE).
Queste ultime restano una questione centrale, ha dichiarato il presidente della sezione grigionese del PS Jon Pult davanti ai 450 presenti al congresso elettorale straordinario, chiedendo – invano – che figurino nel programma elettorale. “Bisogna salvare gli accordi bilaterali e discutere obiettivamente dei vantaggi e degli svantaggi di un’adesione all’UE”, ha affermato Pult.
Anche il vicepresidente del PS sangallese Felix Birchler ha auspicato l’integrazione della questione europea nel programma elettorale, in particolare la difesa della libera circolazione delle persone. Ma pure lui non ha avuto successo.
Per il consigliere nazionale bernese Matthias Aebischer, infatti, a pochi mesi dalle elezioni non è il momento adatto per lanciare una grande discussione sull’UE. Mentre il presidente del partito Christian Levrat ha ricordato che il PS sta lottando insieme al governo a favore della via bilaterale. Ciò non significa però che bisogna sottolineare in ogni assemblea l’importanza dell’UE, ma piuttosto presentare soluzioni concrete a problemi quali la disoccupazione di lunga durata.
I delegati hanno approvato a larga maggioranza il programma elettorale, che comprende anche asili nido e scuole a orario prolungato gratuiti, la riduzione dei premi dell’assicurazione malattia, la tassazione delle transazioni in Borsa, un nuovo sistema di contributi per i figli, zone a traffico ridotto nei comuni e uscita dal nucleare.
