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Consiglio federale: nessun controprogetto all’iniziativa RASA

Il Consiglio federale non oppone alcun controprogetto diretto all'iniziativa RASA. KEYSTONE/GAETAN BALLY sda-ats

(Keystone-ATS) Non ci sarà nessun controprogetto diretto all’iniziativa popolare “Fuori dal vicolo cieco”, che chiede di annullare i risultati della votazione del 9 febbraio 2014 sull’immigrazione di massa.

Dopo le critiche formulate da tutti i partiti in procedura di consultazione, il Consiglio federale ha infatti rinunciato a proporre una modifica della proposta di articolo costituzionale.

Nel messaggio al parlamento, il governo respinge nuovamente l’iniziativa denominata RASA (dal tedesco “Raus aus der Sackgasse”, il cui nome completo in italiano è “Fuori dal vicolo cieco! Rinunciamo alla reintroduzione di contingenti d’immigrazione”) giudicandola inopportuna.

Già lo scorso ottobre, il Consiglio federale aveva bocciato il testo affermando di voler raggiungere l’obiettivo costituzionale di regolare l’immigrazione con strumenti idonei. Si era però detto favorevole in linea di principio a un controprogetto diretto.

Dopo l’approvazione dell’applicazione light dell’articolo costituzionale derivato dall’iniziativa “Contro l’immigrazione di massa” da parte della Camere federali, il governo aveva deciso di elaborare due varianti di un controprogetto diretto in modo da rendere il testo dell’articolo sull’immigrazione più conforme alla legislazione d’esecuzione.

Le proposte hanno suscitato una levata di scudi. Tutti i partiti hanno giudicato inaccettabili entrambe le varianti. La prima prevedeva di inserire nella Costituzione una disposizione secondo cui la regolazione dell’immigrazione doveva tener conto degli accordi internazionali di grande importanza per la posizione della Svizzera in Europa. Inoltre si proponeva di abrogare la disposizione transitoria in base alla quale i trattati contrari alla Costituzione devono essere rinegoziati e adeguati entro tre anni. La seconda variante si limitava a stralciare quest’ultima disposizione.

Vista la valanga di critiche emerse dalla consultazione, “non è presumibile che si possa trovare un controprogetto che ottenga una maggioranza nella procedura parlamentare e nella votazione popolare”, afferma il Consiglio federale. Per questo motivo e visto che il referendum contro la legge d’attuazione lanciato da Nenad Stojanovic non è riuscito, il Consiglio federale ha rinunciato ad un controprogetto diretto.

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