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Consiglio federale, no a svantaggiare coppie sposate

(Keystone-ATS) Il Consiglio federale è favorevole all’iniziativa popolare “per il matrimonio e la famiglia – No agli svantaggi per le coppie sposate” lanciata dal PPD. Trasmettendo oggi il messaggio alle Camere, il governo ha ribadito la sua raccomandazione ad accogliere il testo, poiché le richieste in esso contenute coincidono con la politica dell’esecutivo volta a eliminare la disparità di trattamento fiscale tra sposati e concubini.

Attualmente, a dipendenza del reddito e della ripartizione del salario, una coppia sposata paga più o meno imposte di una coppia di concubini nella stessa situazione. Il Tribunale federale ha stabilito che se l’onere fiscale dei coniugi supera del 10% quello dei concubini è anticostituzionale.

Grazie a misure in vigore dal gennaio del 2008, è stato possibile eliminare gli svantaggi per circa 160’000 coniugi con doppio reddito (circa due terzi degli interessati). Una parte delle coppie sposate con doppio reddito o pensionate però sono ancora trattate fiscalmente peggio dei concubini nella stessa situazione.

Sono anni che il mondo politico tenta di correggere questa discriminazione fiscale. PS e PLR hanno sempre sostenuto la tassazione individuale, mentre PPD e UDC hanno difeso lo splitting, un’imposta comune per i coniugi a un tasso corrispondente alla metà o poco più del loro reddito.

Nell’agosto dello scorso anno, la ministra delle finanze Eveline Widmer-Schlumpf ha tentato di porvi rimedio proponendo un nuovo sistema di calcolo dell’imposta federale diretta. Le numerose critiche raccolte in consultazione hanno però costretto il governo a sospendere il progetto.

Se il popolo accettasse l’iniziativa PPD, il principio di tassazione comune dei coniugi sarebbe iscritto nella Costituzione, rileva l’Amministrazione federale delle contribuzioni (AFC) in una nota, e ciò aumenterebbe le possibilità di giungere a un compromesso politico per porre fine alla discriminazione fiscale delle coppie sposate. Oltretutto, senza una nuova modifica costituzionale l’imposizione individuale sarebbe esclusa.

Se l’iniziativa dovesse essere accettata, le minori entrate della Confederazione si situerebbero tra 1 e 2,3 miliardi di franchi all’anno, di cui il 17% a carico dei Cantoni (mancata introiti dall’imposta federale diretta), ossia da 170 a 390 milioni di franchi, aggiunge l’AFC.

Secondo il governo, se è necessario apportare al modello di imposizione, non esiste invece nessuna necessità d’intervento nel diritto delle assicurazioni sociali, visto che vantaggi e svantaggi per sposati e non sposati si equilibrano.

Attualmente i coniugi sono svantaggiati rispetto alle coppie concubine poiché loro rendita non può eccedere il 150% della somma delle due rendite individuali. Se si considerano le altre prestazioni dell’AVS o dell’AI, continua l’AFC, si nota tuttavia che i coniugi godono di una situazione migliore rispetto alle coppie concubine, tanto da poter considerare la situazione nel complesso equilibrata.

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