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Consiglio nazionale: "too big to fail" in conferenza conciliazione

Questo contenuto è stato pubblicato il 28 settembre 2011 - 11:48
(Keystone-ATS)

Le Camere federali non hanno ancora trovato un'intesa su due divergenze concernenti il progetto "too big to fail", inteso a evitare che le grandi banche, in caso di fallimento, trascinino nel vortice l'intera economia. Una conferenza di conciliazione dovrà ora mettere a punto una soluzione.

Con 103 voti contro 56, il Consiglio nazionale ha ribadito stamani la volontà di accordare un aiuto fiscale supplementare. Vuole esonerare per cinque anni dall'imposta preventiva gli interessi dei prestiti a conversione obbligatoria (i cosiddetti "CoCo bond" utilizzati per rafforzare la dotazione in fondi propri).

La Camera del popolo ha tuttavia precisato che questa esenzione vale per i prestiti che prevedono nel prospetto di emissione una restrizione di vendita per i contribuenti svizzeri. Con 134 voti contro 34, i deputati non hanno nemmeno voluto rinunciare a esigere che il parlamento si pronunci sulle prime disposizioni d'esecuzione della revisione della legge. Queste concernono in particolare i tassi dei fondi propri.

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