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Consiglio nazionale: multe banche, deducibilità fiscale controversa

(Keystone-ATS) In seguito alla maxi multa inflitta al Credit Suisse negli Stati Uniti, il Consiglio federale deve esaminare approfonditamente la questione circa la deducibilità dalle tasse di simili sanzioni, in vista anche delle penalità che attendono altri istituti elvetici nell’ambito del contenzioso fiscale con Washington. È quanto prevede un postulato di Susanne Leutenegger-Oberholzer (PS/BL) approvato oggi dal Consiglio nazionale con 99 voti a 81 al termine di un dibattito urgente sulla vicenda. Il Consiglio federale ha assicurato che è in corso la redazione di un rapporto in tal senso.

La Camera del popolo ha invece respinto, con 116 voti a 68, una mozione di Louis Schelbert (Verdi/LU), con cui il deputato ecologista voleva obbligare le banche ad assumersi tutti i costi derivanti dalla controversia fiscale con gli Stati Uniti.

Prima del voto, la sinistra assieme al PBD, al PPD e ai Verdi liberali si è fatta portavoce dell’indignazione che circolerebbe tra la popolazione circa la possibilità che le banche multate possano dedurre dalla tasse simili penalità, facendo perdere alle casse cantonali e federali importanti introiti fiscali. Il singolo cittadino si chiede come mai debba pagare lo scotto per un comportamento delittuoso di manager strapagati, si sono chiesti vari oratori.

Per Susanne Leutenegger Oberholzer (PS/BL), autrice del postulato,”non bisogna lamentarsi per l’ammontare delle sanzioni, ma per il comportamento criminale di alcuni istituti di credito”. In merito alla defiscalizzazione delle multe, la consigliera nazionale ha sottolineato che “la legislazione attuale permette alle banche simile pratica, e quindi di non pagare tasse per anni”. “Si tratta di parecchio denaro che viene sottratto alle casse di Confederazione e cantoni”, ha aggiunto.

Democentristi e liberali radicali hanno difeso invece la prassi attuale. “Rabbia e indignazione non sono un buon viatico per la ricerca di soluzioni”, ha detto Ruedi Noser (PLR/ZH). Lo zurighese ha ricordato che le regole attuali non solo sono poco chiare, ma riguardano anche altri settori, oltre quello bancario. Multe vengono pronunciate nei confronti di aziende attive a livello mondiale nel settore della costruzione, in quello farmaceutico, ecc. Sovente, inoltre, gli imprenditori – specie le piccole e medie imprese – non sono al corrente di tutte le leggi vigenti in un paese, oppure vengono sorpresi da norme adottate dall’oggi al domani. Per lo zurighese bisogna sempre considerare il singolo caso.

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