Prospettive svizzere in 10 lingue

Consiglio Nazionale: vincite al gioco vanno tutte esonerate

Secondo il Consiglio Nazionale tutte le vincite al gioco dovrebbero essere esonerate dalle imposte. KEYSTONE/GAETAN BALLY sda-ats

(Keystone-ATS) Secondo il Consiglio Nazionale tutte le vincite a lotterie, scommesse sportive e giochi di destrezza dovrebbero essere esonerate dal pagamento delle imposte.

Contrariamente agli Stati, che volevano un esonero solo per quelle inferiori a un milione di franchi, il Consiglio Nazionale ha ribadito oggi – con 97 voti contro 89 – questo aspetto della nuova legge sui giochi in denaro. Il dossier ritorna quindi alla Camera dei Cantoni.

La nuova legislazione attua l’articolo costituzionale adottato da popolo e cantoni l’11 marzo 2012. Per la prima volta tutte le norme sul tema sono inserite in una sola legge.

Il Consiglio federale ha proposto di esentare dall’obbligo tutte le vincite al gioco, come già ora avviene per i casinò. Si tratta di lottare più efficacemente contro la concorrenza estera, che defiscalizza già talune vincite, ha sottolineato la consigliera federale Simonetta Sommaruga. Tale decisione, approvata dai Cantoni, comporterebbe tuttavia 120 milioni di entrate in meno all’anno.

I “senatori”, durante la sessione estiva, non avevano voluto spingersi così lontano. Con 30 voti contro 12, avevano deciso che l’esenzione dovrebbe riguardare unicamente le vincite a giochi di grande estensione inferiori a un milione di franchi.

Oggi solo una minoranza del plenum ha sostenuto questa posizione. Essa voleva inoltre che il limite di un milione venisse applicato anche per siti di gioco online. Ma la maggioranza, guidata da UDC e PLR, ha sostenuto con successo l’esenzione fiscale senza tetti massimi. In questo modo, hanno spiegato vari oratori, la Svizzera diventerebbe più attrattiva e i giocatori eviteranno così di giocare il loro denaro all’estero.

Casinò di montagna

In precedenza, la Camera del popolo aveva deciso – – con 118 voti contro 63 e 5 astenuti – che i casinò di montagna in difficoltà finanziarie dovrebbero poter chiudere il settore dei giochi da tavolo per 270 giorni all’anno, anziché 60 come avviene attualmente. Il Nazionale si è così allineato su questo punto al Consiglio degli Stati.

Questo privilegio andrà soprattutto a vantaggio dei casinò – nei Grigioni, quelli di Davos e San Moritz – fortemente dipendenti dall’attività turistica, ha sottolineato la consigliera federale Simonetta Sommaruga. Nell’attesa della nuova legislazione, il governo ha già proposto una revisione dell’ordinanza che dovrebbe aiutare proprio i casinò in difficoltà.

Una parte dell’UDC, del PLR e dei Verdi si sono dichiarati contrari alla nuova disposizione. “Non c’è motivo di favorire i casinò di montagna”, ha deplorato invano Sibel Arslan (Verdi/BS). “Queste regioni beneficiano già di altri vantaggi e aiuti”, gli ha fatto eco Philippe Bauer (PLR/NE) a nome della commissione.

Giochi a premi nei media e “boule de neige”

Oggi il Nazionale ha pure accettato – con 136 voti contro 48 e 1 astenuto – di allinearsi al compromesso dei “senatori” concernente la regolamentazione dei giochi a premi proposti dai media e destinati a promuovere le vendite. Questi ultimi non saranno inclusi nel campo di applicazione della legge se la partecipazione al gioco è gratuita.

Con 107 voti contro 78, ha tuttavia escluso dalla legge i cosiddetti sistemi “boule de neige” e piramidali, che implicano di pagare in anticipo sulla base di una promessa, poi non mantenuta, di ricevere lauti guadagni. La ministra di giustizia e polizia vi si è opposta con successo, spiegando che tali sistemi sono già disciplinati dalla legge federale contro la concorrenza sleale. Ciò avrebbe creato un doppione controproducente.

La Camera del popolo non ha invece cambiato idea su due altri aspetti della nuova legislazione: da un lato, il salario dei membri della direzione delle lotterie non dovrebbe essere superiore a quello di un consigliere federale. Dall’altro il Nazionale ha deciso che non è necessario limitare il numero di giocatori di piccoli tornei di poker.

Siti online stranieri vanno bloccati

Gli altri aspetti della legge erano già stati trattati nelle scorse sessioni. Nazionale e Stati – al pari di governo – avevano voluto un blocco generalizzato degli accessi a pagine internet illegali al fine di meglio proteggere i giocatori e favorire i gestori di giochi legali basati in Svizzera, che riversano i loro introiti all’AVS e ai cantoni a scopi di pubblica utilità.

La nuova legislazione prevede inoltre l’autorizzazione degli e-casinò. Le case da gioco che vogliono mettere a disposizione dei loro clienti giochi online dovrebbero poterlo fare chiedendo un’estensione della loro concessione. Ma non ci sarà un nuovo tipo di concessione. Ciò avrebbe permesso anche ai fornitori di prestazioni esteri di ottenerne una.

Lotta contro la dipendenza

Nella nuova legge è inoltre prevista una serie di misure per lottare contro la dipendenza dal gioco. Il progetto impone ai cantoni di attuare provvedimenti supplementari in tal senso.

Tuttavia, la sinistra non è riuscita a imporre ancora un giro di vite. La Camera del popolo ha infatti respinto l’idea di introdurre una tassa per contrastare la dipendenza dal gioco. Ha peraltro respinto la proposta di introdurre un sistema che limiti l’accesso ai giochi per i minori, nonché quella di creare una Commissione federale per le questioni legate al gioco eccessivo.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR