Consumi: l’indicatore UBS segnala un rallentamento
(Keystone-ATS) Rallenta in Svizzera la propensione ai consumi: il relativo indicatore UBS segna ad aprile un lieve calo da 1.34 a 1.25 punti, interrompendo una tendenza al rialzo in atto da gennaio.
A spingere verso il basso l’indice è stato principalmente il calo del 5%, rispetto a marzo e in termini destagionalizzati, delle immatricolazioni di nuove autovetture. Nel raffronto con aprile 2014 risulta invece una progressione del 4%, nettamente superiore alla media di lungo periodo, segno che la domanda è comunque rimasta solida.
La stima relativa al commercio al dettaglio si è peraltro confermata molto sfavorevole, stabilizzandosi a un valore di -13 punti. Conseguentemente, afferma un comunicato odierno di UBS, “bisognerà prepararsi probabilmente ad affrontare un prolungato periodo di prospettive negative” per questo settore, “come già accaduto a fine del 2011 sulla scia dell’apprezzamento del franco.”
UBS ricorda che l’indice della fiducia dei consumatori pubblicato dalla Segreteria di Stato dell’economia è rimasto in aprile invariato a -6 punti. I quattro principali sotto indicatori – aspettative future sull’andamento economico generale, sui tassi di disoccupazione, sulla situazione finanziaria delle economie domestiche e sulle loro possibilità di risparmio – non hanno subito variazioni significative.
L’andamento economico degli ultimi dodici mesi, l’andamento dei prezzi e la sicurezza del posto di lavoro in Svizzera sono però stati valutati in modo decisamente più pessimistico rispetto a gennaio. La tendenza è confermata dalle analisi del KOF, il Centro di ricerche congiunturali del Politecnico di Zurigo, il cui indicatore sull’occupazione ha toccato nel secondo trimestre 2015 il livello più basso dalla fine del 2009.
L’indicatore UBS calcola con tre mesi di anticipo rispetto alle cifre ufficiali l’andamento dei consumi privati, che rappresentano il 60% circa del pil svizzero.
