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Coronavirus: Cina convoca il parlamento dal 22 maggio

Il presidente cinese Xi Jinping KEYSTONE/AP/Mark Schiefelbein sda-ats

(Keystone-ATS) La Cina ha annunciato che aprirà la sua sessione parlamentare a partire dal 22 maggio dando l’avvio, rispettivamente alla Conferenza consultiva politica del popolo cinese (Cppcc) e al Congresso nazionale del popolo (Npc), il ramo più importante e legislativo.

Previsto inizialmente agli inizi di marzo, a febbraio fu deciso il rinvio dell’evento politico ed economico più importante dell’anno in Cina, noto come “le due assemblee” (lianghui), a causa dei rischi connessi alla pandemia del Covid-19.

Il 13esimo Congresso nazionale del popolo (Npc), il parlamento cinese, aprirà la sua terza sessione annuale il 22 maggio, in base alla decisione presa dalla 17esima sessione del Comitato permanente, tenutati dal 26 al 29 aprile.

“Sotto la forte leadership del Partito comunista cinese con il compagno Xi Jinping a suo nucleo, e attraverso il duro lavoro dell’intero Paese e della sua gente, la situazione sulla prevenzione e il controllo della pandemia del Covid-19 sta migliorando costantemente e la normale vita economica e sociale sta gradualmente riprendendo”, ha spiegato il Comitato in una nota ripresa dalla Xinhua. “Con i vari fattori presi in considerazione, le condizioni per la sessione annuale della Npc da tenere al momento più appropriato sono pronte”.

La sessione riprogrammata è vista come un segnale di fiducia della leadership rivolto al Paese, in grado di riportare sotto controllo il focolaio di coronavirus. I principali leader del Pcc, tra cui il presidente Xi Jinping che è prima di tutto segretario generale del Partito, partecipano all’incontro annuale con i circa 3’000 delegati provenienti da tutto il Paese.

La Npc doveva originariamente avviare i lavori il 5 marzo, ma è stata rinviata a fine febbraio nel mezzo degli sforzi per riportare sotto controllo il virus. La sessione parlamentare è l’occasione per un esame sul lavoro svolto dal governo e sulle linee politiche ed economiche dell’anno in corso, mentre le sue deliberazioni sono predeterminate con largo anticipo e l’intero evento è strettamente coreografato dal Partito comunista.

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