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Coronavirus: difesa Israele richiama 3’000 riservisti

Per far fronte alla pandemia da Covid-19 in Israele vengono richiamati migliaia di riservisti. Keystone/AP/ARIEL SCHALIT sda-ats

(Keystone-ATS) Il ministro della difesa israeliano Benny Gantz ha approvato il richiamo di 3’000 riservisti destinati alla formazione di “un’unità coronavirus” per coordinare la risposta militare alla pandemia da Covid-19.

Principalmente sono uomini che hanno già prestato servizio nel Fronte del Comando interno. Una parte di loro – è stato spiegato dal ministero – sarà impiegata nel quartier generale della unità, altri in indagini epidemiologiche sui positivi per appurare dove abbiano contratto l’infezione. Altri ancora saranno attivi negli hotel destinati ai malati o chi deve effettuare la quarantena.

Resta infatti elevata la percentuale dei contagi di coronavirus in Israele. Ieri, secondo il ministero della sanità, sono stati identificati 625 nuovi casi positivi, pari all’8,4% dei test compiuti.

Il numero complessivo dei casi positivi dall’inizio della pandemia è così salito a 72’315. Le persone infette al momento sono 26’153, di cui 771 ricoverate in ospedali mentre le altre sono nelle proprie abitazioni o in appositi alberghi. I malati gravi sono 340, 96 dei quali in rianimazione. I decessi sono stati 531.

Negli ultimi sette giorni la città più colpita dalla pandemia è stata Gerusalemme con 1’712 casi, seguita dalla cittadina ortodossa di Bnei Brak (Tel Aviv) con 838 contagi.

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