Coronavirus: le apnee sono un fattore di rischio aggravamento
(Keystone-ATS) L’apnea ostruttiva del sonno è un “importante fattore di rischio” che può portare a un aggravamento dei sintomi di Covid-19. A dirlo è uno studio dell’Università di Turku, in Finlandia, che si trova in fase di pre-pubblicazione.
La ricerca è partita dai ricoveri per Covid-19 che sono avvenuti proprio nell’ospedale dell’Università finlandese. La sindrome delle apnee ostruttive del sonno era presente nel 29% dei pazienti ricoverati. Nessuno di loro, però, aveva gravi stati di apnee.
I medici dell’ospedale universitario hanno notato come i pazienti con apnee fossero a maggiore rischio di aggravamento e, dunque, di avere una maggiore possibilità di andare nei letti di terapia intensiva.
Inoltre, la proteina C reattiva (un valore che identifica una infezione virale in corso nell’orgamismo) e la procalcitonina (che identifica una infiammazione sistemica grave) sono risultate più elevate nei pazienti che alla fine sono stati trasferiti in terapia intensiva rispetto a quelli che non lo erano. Inoltre, chi aveva bisogno delle cure intense è risultato avere una minore saturazione di ossigeno.
Secondo gli studiosi, proprio i valori di proteina C, procalcitonina e saturazione di ossigeno sono le misurazioni cliniche necessarie per identificare i pazienti Covid-19 a rischio di terapia intensiva.