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Coronavirus: particolare Giornata mondiale per lavaggio mani

Didier Pittet è la persona che ha sviluppato, nel 1995, il cosiddetto Geneva Model (modello di Ginevra), ossia il metodo di disinfezione delle mani con una soluzione idroalcolica abbinata ad una sensibilizzazione del personale sanitario. KEYSTONE/SALVATORE DI NOLFI sda-ats

(Keystone-ATS) La pandemia di Covid-19 conferisce un carattere particolare alla Giornata mondiale per il lavaggio delle mani, che dal 2005 si celebra ogni anno il 5 maggio su iniziativa dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).

A Ginevra il celebre epidemiologo Didier Pittet ha lanciato un’iniziativa particolare.

La Giornata è stata voluta per ricordare l’importanza di questo gesto semplice, ma essenziale, nella prevenzione delle infezioni trasmissibili, soprattutto negli ambienti ospedalieri e di cura. Attualmente tutti si rendono conto della sua rilevanza anche ben al di là degli ospedali. Per quest’anno, il messaggio dell’Oms è Save lives: clean your hands (Salva vite: pulisci le tue mani).

A Ginevra, questa giornata è generalmente caratterizzata da eventi di sensibilizzazione del pubblico e del personale sanitario. Oggi però gli Ospedali universitari di Ginevra (HUG), viste le regole sanitarie in vigore, hanno puntato su un evento con pochissime persone. Tra loro Didier Pittet, medico capo del servizio di prevenzione e controllo delle infezioni degli HUG, che incarna la lotta per l’igiene delle mani ben oltre la Romandia.

Alain Berset su reti sociali

Pittet ha lanciato il #safehandschallenge, che consiste nel mostrare sulle reti sociali come lavarsi le mani. Ha invitato cinque persone a fare la stessa cosa, come chiunque volesse associarsi all’azione. Ecco che a loro volta il consigliere federale Alain Berset, responsabile della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Oms, Elizabeth Iro, infermiera amministratrice in capo dell’Oms, l’ex calciatore brasiliano Pelé e Darius Rochebin, un noto giornalista televisivo in Romandia, dovrebbero a loro volta strofinarsi le mani con una soluzione idroalcolica e pubblicare il relativo video sui sui social network.

Pittet sviluppa procedimento nel 1995

Pittet, sotto i riflettori mediatici fin dall’inizio della crisi sanitaria, è la persona che ha sviluppato, nel 1995, il cosiddetto Geneva Model (modello di Ginevra), ossia il metodo di disinfezione delle mani con una soluzione idroalcolica abbinata ad una sensibilizzazione del personale sanitario. Il concetto non ha affatto raccolto un’approvazione immediata.

È una pubblicazione nel 2000 sulla prestigiosa rivista medica The Lancet ad aver consacrato il Geneva Model: lo studio ha dimostrato che presso gli HUG, grazie all’applicazione di questo metodo, le infezioni sono state dimezzate.

Soluzione idroalcolica universale dal 2005

Il modello di Ginevra è stato lanciato a livello mondiale nel 2005. Serve come linea guida dell’Oms, che ha nominato Pittet ambasciatore per l’igiene delle mani. L’epidemiologo ginevrino ha sviluppato la ricetta della soluzione idroalcolica con William Griffiths, farmacista degli HUG. Quest’ultimo ha testato molte formule prima di trovare la ricetta giusta che disinfetta senza irritare la pelle. Pittet e Griffiths non hanno voluto brevettare il procedimento, di cui hanno fatto dono all’Oms.

Modesto, Pittet rende spesso omaggio al medico ungherese Philippe Ignace Semmelweis. Questo ostetrico aveva già dimostrato a metà del XIX secolo l’utilità di lavarsi le mani prima di accompagnare un parto, ma era stato ostracizzato dai suoi colleghi. Sprofondò nella pazzia e morì di setticemia dopo essersi ferito con un bisturi nel 1867.

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