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Coronavirus: PMI preoccupate per la loro sopravvivenza

Molte piccole e medie imprese temono per il loro futuro a causa dell'epidemia di coronavirus. KEYSTONE/ALESSANDRO DELLA VALLE sda-ats

(Keystone-ATS) L’attuale crisi epidemica fa tremare i polsi a molti titolari di piccole e medie imprese i quali, sebbene possano ora contare sul pacchetto di aiuti del Consiglio federale, temono una crisi di liquidità, se non il fallimento puro e semplice.

Oltre la metà delle PMI intervistate una settimana fa dalla Zürcher Hochschule für Angewandte Wissenschaften (ZHAW) e attive soprattutto nella regione di Zurigo teme una crisi di liquidità. Un’impresa su sei, invece, giudica probabile che si avveri lo scenario maggiore: la cessazione dell’attività.

Per molti ristoranti, parrucchieri, negozianti, la chiusura dell’attività quale conseguenza delle misure di contenimento del virus decise dal governo avrà gravi conseguenze sui bilanci.

In una nota odierna dell’istituto zurighese, il timore maggiore di fare fallimento si registra anche nell’industria elettrotecnica e delle macchine. Le PMI temono un crollo della domanda, sia dei rispettivi prodotti che dei rispettivi servizi. Oltre al peggioramento della liquidità, si lamenta anche un problema di reperire materie prime e prodotti semilavorati.

Oltre i due terzi delle PMI (155 in totale) contattate online dal 19 al 21 marzo prevedono un andamento da negativo a molto negativo degli affari per le settimane e mesi a venire Un’impresa su sei ha già fatto capo al lavoro ridotto e circa il 40% giudica probabile o molto probabile che vi farà ricorso nei prossimi 12 mesi.

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