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Coronavirus: reclutare rapidamente manodopera nell’agricoltura

L'agricoltura cerca di sopperire alla carenza di manodopera straniera a causa del coronavirus assumendo personale indigeno KEYSTONE/AP/Ivan Valencia sda-ats

(Keystone-ATS) L’epidemia di coronavirus rende difficile l’ingresso in Svizzera di manodopera straniera impiegata nell’agricoltura.

Per questo le organizzazioni del settore si stanno attivando per cercare delle soluzioni e reclutare rapidamente e in modo poco costoso il personale necessario nella Confederazione.

L’Associazione Svizzera Frutta e l’Unione svizzera dei produttori di verdura indicano oggi in una nota di aver preso contatto con coople.com, la più grande piattaforma di reclutamento europeo, al fine di poter ingaggiare – in qualche minuto soltanto – il personale indigeno del settore alberghiero e della ristorazione che non può più lavorare in Svizzera a causa della pandemia.

Le aziende agricole interessate possono iscriversi e il team di coople.com le contatterà il più rapidamente possibile, si precisa nel comunicato.

Inoltre, le persone che si trovano attualmente in disoccupazione parziale in Svizzera possono iscriversi sul portale agrix.ch. Sulla homepage troveranno tutte le informazioni importanti riguardanti i contratti di lavoro, i salari e l’assunzione di persone attualmente in regime di lavoro ridotto.

Infine, le due organizzazioni sottolineano di aver chiesto alla Segreteria di Stato dell’economia (SECO) di consentire modelli flessibili di rimunerazione per persone in disoccupazione o in disoccupazione parziale, al fine di motivarle a lavorare nell’agricoltura.

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